Ricostruzione Post-Sisma 2016: L’Allarme di ANCE Abruzzo sul Rischio di Stallo
L’Aquila – La ricostruzione post-sisma del cratere 2016 rischia di subire un drastico rallentamento, con gravi ripercussioni economiche e sociali per l’intero Abruzzo. A lanciare l’allarme è il presidente di ANCE Abruzzo, Enrico Ricci, che sottolinea come il mancato intervento normativo possa compromettere i progressi degli ultimi mesi, resi possibili grazie al Superbonus 110% e agli incentivi fiscali connessi.
Il Nodo del Superbonus e del Decreto Taglia Crediti
Dal 1° gennaio 2025, i progetti depositati non potranno più beneficiare del Superbonus 110% senza una proroga normativa. Secondo Ricci:
“Chiediamo che venga approvato un provvedimento per consentire a chi ha depositato i progetti entro il 2024 di continuare a utilizzare gli incentivi fiscali, anche con cessione del credito e sconto in fattura, fino alla conclusione dei lavori.”
Questo scenario crea un’incertezza crescente per le imprese, i committenti e la pianificazione dei cantieri, minacciando di bloccare i progetti ancora in corso.
Adeguamento dei Costi Parametrici: Un’Urgenza Inascoltata
Altro punto critico è il mancato adeguamento dei costi parametrici rispetto ai reali costi degli interventi. L’ANCE, attraverso uno studio analitico condotto dall’ing. Carlo Resparambia, ha evidenziato un divario significativo tra i contributi attuali e i costi effettivi. Tuttavia, le richieste di adeguamento hanno incontrato un orientamento restrittivo.
“Senza un aumento del contributo parametrico, i committenti dovranno farsi carico di accolli eccessivi, disincentivando ulteriormente la ricostruzione,” sottolinea Ricci che ha richiesto un incontro con il presidente della Regione, Marco Marsilio in qualità di vice commissario alla ricostruzione
Una Situazione di Incertezza Preoccupante
La situazione normativa incerta rischia di avere ripercussioni devastanti sul tessuto sociale ed economico di territori già colpiti e fragili. L’ANCE denuncia:
- Contraccolpi contrattuali per le imprese e i committenti.
- Rallentamenti nella programmazione dei nuovi cantieri.
- Abbandono della ricostruzione da parte di imprese serie e affidabili.
Nonostante gli sforzi del Commissario alla Ricostruzione Centro-Italia, Guido Castelli, la mancanza di provvedimenti chiari per garantire l’accesso agli incentivi fiscali rischia di fermare l’intero processo.
Le Richieste dell’ANCE
Tra le proposte avanzate dall’ANCE Abruzzo:
- Proroga normativa per consentire la fruizione del Superbonus 110% sui progetti depositati entro il 31 dicembre 2024.
- Adeguamento del contributo parametrico per allinearlo ai costi reali degli interventi.
- Certezza normativa per incentivare la pianificazione e la prosecuzione dei cantieri.
Un Appello al Governo e alle Regioni
L’ANCE Abruzzo, insieme alle associazioni di Marche, Umbria e Lazio, coordina le proprie azioni per sollecitare risposte immediate:
“È necessario un intervento deciso per salvaguardare la ricostruzione e il futuro delle comunità colpite dal sisma. L’incertezza normativa non deve vanificare i progressi ottenuti,” conclude Ricci.
Il rischio di uno stop alla ricostruzione non riguarda solo le imprese, ma l’intero tessuto sociale ed economico di un’area già gravemente provata. La ricostruzione non può fermarsi.
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