‘Spazio Pieno’ elabora il piano sanità Altosangro: “A breve l’incontro con i cittadini”
E’ stato rimandato alla prossima settimana l’incontro con il direttore generale dell’Asl Giancarlo Silveri per la firma del documento stilato dal Comune di Castel di Sangro, l’Associazione “Spazio Pieno” e il Tribunale dei diritti del Malato per la definizione del “cronoprogramma” che dovrà eseguire la ditta incaricata all’installazione degli ascensori all’ospedale civile di Castel di Sangro che, come è noto, ha procurato il temporaneo “blocco operatorio”.
Questo il documento (clicca sopra) che dovrà essere siglato dal sindaco Umberto Murolo e Silveri.
Erminia Scioli, presidente dell’Associazione “Spazio Pieno”, pensa ad un progetto sulla sanità ad ampio raggio per tutto il comprensorio e più vicino alle esigenze reali della popolazione. “Credo che spetti a noi cittadini che viviamo in Alto sangro, definire un progetto per la sanità del territorio – spiega a TeleAesse – che nel disegno globale della rete ospedaliera regionale riconosca la nostra specificità di “zona particolarmente disagiata” – Il progetto è ambizioso ma fattibile – “Stiamo già lavorando insieme a medici e operatori sanitari, per definire i servizi minimi indispensabili di supporto alle attività ospedaliere, l’integrazione tra attività ospedaliere e territoriali e la possibilità di sottoscrivere accordi interregionale per garantire servizi di emergenza efficaci”.
In considerazione che l’art. 117, comma 8 del 2001 del novellato titolo V della Carta Costituzionale prevede la ratificazione d’intese con altre regioni per il migliore esercizio delle proprie funzioni – anche con individuazione di organi comuni – Clicca Qui Perchè non estendere i benefici anche alle aree interne?
Dalle parole ai fatti, “Spazio Pieno” chiarisce come arrivare alla realizzazione del piano ” Contiamo a breve di organizzare un evento pubblico in cui illustrare il progetto, aperto al contributo di tutti e successivamente invitare l’assessore alla sanità Paolucci e il Presidente D’Alfonso a condividerlo ed ad inserirlo nel documento di definizione della rete ospedaliera.”
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