Villetta Barrea, la fortuna nella sfortuna durante la giornata BAI
La Sindaca guardava ogni giorno le previsioni meteo: aveva infatti diramato gli inviti per il 10 ottobre a Villetta Barrea per la Giornata nazionale dei Borghi Autentici d’Italia, finalizzata a valorizzare i borghi italiani e le identità locali.
Aveva invitato pittori affermati a riprendere con il proprio stile gli scorci del borgo antico di Villetta, aveva coinvolto tutti i saperi e i sapori del luogo organizzando un itinerario nel paese alla scoperta delle tradizioni artigiane e culinarie, aveva inviato per tempo, tramite la Pro Loco, gli inviti agli amici di Villetta e a tutti i possibili visitatori dei 53 borghi che fanno parte dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia.
Aveva organizzato a puntino ogni cosa e si aspettava di far vivere a ciascun partecipante una di quelle magnifiche giornate di autunno quando i boschi si dipingono di colori sfavillanti e il concerto dei bramiti dei cervi in amore sorprende ed emoziona ogni persona, ma…
Ma le previsioni del tempo con una uniformità incredibile di dati le restituivano immancabilmente una immagine di pioggia, di grigio, di umidità diffusa per tutta la giornata, eppure imprevedibilmente, alla vigilia dell’evento, un sole estivo e una sequenza infinita di prenotazioni ha dato alla Sindaca il coraggio di confermare l’incontro: “Si fa… si fa la festa, si fanno gli stand, si fanno dolci, pietanze e bibite antiche, si fa tutto come previsto!“
Ma poi giunge imperturbabile il Cattivo Tempo a deludere grandi e piccoli, amministratori e cittadini, turisti abituali e temporanei, stranieri e italiani.
Ed ecco che, proprio come è tipico dei nostri paesi della montagna abruzzese, nella cattiva sorte si fa squadra, salta ogni… eterna divisione tra famiglie, partiti, ideologie e tutti si adoperano per resettare l’organizzazione prevista, generando una nuova e creativa riorganizzazione in cui ciascuno contribuisce con il suo e si crea insieme un insieme imprevisto e carico di soluzioni sorprendenti.
Così ad ospitare gli innumerevoli stand della festa non c’è stato l’itinerario previsto, dal Municipio fino alla Torre medievale, ma sono stati i portici della piazza centrale del paese e due dei palazzi storici di Villetta (palazzo Dorotea, il palazzo del patriota, naturalista e deputato del Parlamento napoletano del 1848-1849 e morto poco dopo l’unità d’Italia e palazzo della famiglia Graziani, di armentari che già nel 1520 svernava nel Tavoliere di Puglia con le proprie pecore e da allora fino a oggi, in una continuità di generazioni, pratica ancora la transumanza, ovviamente non più a piedi!).
E’ la stessa famiglia di Achille Graziani a cui è intitolata la Grotta villettese in cui sono stati trovati reperti di diciassette mila anni fa, risalenti al paleolitico.
Per una breve rassegna degli stand, si può partire da quello dei “Folletti di Monte Mattone” ricco di prodotti autunnali: le squisite mele rosse, l’uva fragola, le nocciole, le giuggiole, per arrivare a “La Grancia di S.Angelo” con formaggi vaccini biologici, allo “Stand di Elena Rossi” creatrice di borse inneggianti alla natura (Civitella Alfedena), a quello dei “Segreti del bosco” con molteplici tisane per il benessere di ciascuno, della Cooperativa “La Camosciara” con marmellate fenomenali di rose canine e di piccoli frutti, delle ragazze di “Shine” che lavorano il latte delle capre e fanno dei saponi a forma di cuore che rendono bella ogni persona, delle foto di montagna di Iacopo Ursitti.
E poi ancora “Il forno di Gaetano” che prende le iscrizioni per inviare prodotti a domicilio nel “pacco dell’orso”, la performance sulla lavorazione del legno di Giammarco, “L’ape e l’orso” con tutti prodotti del miele, i cappelli, le mascherine e le originalità di “Morena” e lo splendido angolo con le chatelaines e i numerosi simboli di derivazione italica di “Art Idea“, che presto aprirà a Civitella Alfedena un proprio luogo, lo spazio gestito dai Carabinieri Forestali del Reparto Biodiversità per “giocare insieme e ricostruire gli equilibri spezzati”.
E poi gli stand dedicati a tutti i ristoranti e alle associazioni di Villetta che per l’occasione hanno offerto i loro prodotti specialissimi come i cazzarielli con i ceci di Navelli/zucca nostrana /funghi porcini del versante laziale del Parco, la zuppa tipica orapi e fagioli, le cancelle, le scruppelle, altre leccornie di ogni tipo e, dulcis in fundo, il formaggio e la cacio ricotta dell’alto Sangro dell’azienda “Sogiro” e la produzione del vino come si faceva una volta.
La fortuna nella sfortuna… il Cattivo Tempo non è riuscito a fermare visitatori e abitanti che sono affluiti in grandissimo numero a Villetta Barrea e che hanno potuto fruire dell’ospitale allegria del borgo e, in alcuni casi, dell’emozione di trovarsi nel campeggio “natura” Le Quite di fronte a famiglie di cervi (non per niente Villetta viene definito “il borgo dei cervi”!) e al passaggio di un orso!
Mariapia Graziani
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