Pnalm, i tecnici delle faggete vetuste si incontrano in Romania
Nella settimana scorsa si è svolto a Suceava (Romania) il secondo incontro del Joint Management Committee del sito UNESCO “Ancient and Primeval Beech Forests of the Carpathians and Other Regions of Europe”.
Presenti tutti gli Stati interessati dal sito UNESCO, con una delegazione composta da una rappresentanza politica ed una tecnica, ad eccezione dell’Albania. Per l’Italia erano presenti i dottori Vittorio De Cristofaro e Mario Colantoni del Ministero dell’Ambiente e il dott. Carmelo Gentile per il Parco Nazionale D’Abruzzo, Lazio e Molise in qualità di coordinatore della componente italiana del sito.
Ha preceduto l’incontro una visita alla Riserva naturale “Codrul Secular Slatiora”, al cui interno è presente una foresta vergine di faggio misto ad abete bianco facente parte della rete UNESCO, e al Monastero di Voronet (definita la Cappella Sistina d’Oriente per l’affresco del Giudizio Universale raffigurato su una delle facciate dell’edificio), anch’esso sito UNESCO (Sito Unesco delle Chiese dipinte della Moldavia Settentrionale).
Dopo i saluti istituzionali del Ministro dell’Ambiente Rumeno Ioan Denes, è stato dato l’avvio all’incontro vero e proprio nell’ambito del quale innanzitutto è stato presentato il rapporto sullo stato di conservazione del sito seriale preparato a fine 2018 dall’Austria per conto di tutti i partner. Successivamente si è discusso delle osservazioni del World Heritage Committee (WHC) al rapporto presentato, con focus particolare sulla definizione di chiare e precise norme di gestione delle zone cuscinetto (buffer zones) intorno alle aree considerate patrimonio mondiale naturale dell’Umanità.
La delegazione italiana ha potuto in quella sede informare tutti i partner del finanziamento ricevuto per la redazione del Piano di Gestione della componente italiana del sito Unesco (Faggete di Sasso Fratino, Monte Cimino, Monte Raschio, Cluster del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Foresta Umbra – Monte Falascone, Cozzo Ferriero) e della decisione di candidare nuovi siti di faggete vetuste italiane nell’ambito del processo avviato a gennaio di quest’anno per l’estensione della rete transnazionale. I nuovi siti candidati, in particolare, sono la faggeta di Polinello nel Parco Nazionale del Pollino, Valle Infernale nel Parco Nazionale dell’Aspromonte e una nuova area di faggeta di Foresta Umbra nel Parco Nazionale del Gargano le quali, proprio in virtù della loro localizzazione e delle loro caratteristiche, potranno contribuire enormemente ad accrescere il valore ecologico della rete già esistente.
Nell’ambito dell’incontro infine è stata presentata dall’Austria una ambiziosa proposta progettuale pluriennale e con budget di alcuni milioni di euro, volta ad individuare, tra i “nodi” dei siti Unesco delle faggete vetuste europee, corridoi di foreste di faggio in uno stato di conservazione favorevole in grado di connettere tra loro i vari siti, definendo per essi nuove norme gestionali.
La proposta, da presentarsi nell’ambito dei finanziamenti comunitari LIFE, è stata accolta favorevolmente dall’Italia sia per l’ampio respiro europeo sia per la possibilità che proprio tra le parti componenti il sito seriale italiano possa svilupparsi un modello di corridoio.
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