Agnone, si apre il casting per la 60^ edizione della Natività
Anche se sono in arrivo le ferie estive, il Ferragosto, vacanze al mare o in montagna, ogni paese della cintura appenninica sta organizzando il calendario degli eventi dedicati al turismo di ritorno o ai residenti, nei giorni di calura che dovrebbero essere, per molti, anche quelli di massimo relax. Agnone invece pensa già alla sua Natività, al Presepe Vivente che si svolge la Vigilia di Natale e che quest’anno spegne le 60 candeline.
Sarà quello del 2019 un traguardo importante per la manifestazione da sempre organizzata dal Cenacolo Culturale Francescano che si differenzia dagli altri perché recitato (anche se in playback) con attori che si muovono su un palcoscenico naturale come la Villa comunale di Agnone a ridosso dell’ospedale quindi non statico come altri che caratterizzano i vari paesi del circondario. Natività che ha luogo appena terminata la seconda Ndocciata (la prima è quella dell’8 dicembre) la celeberrima sfilata dei torcioni ardenti di Agnone del 24 dicembre.
Un presepe imperniato su un copione che tocca temi di attualità scritto da sempre da Giorgio Marcovecchio con la regia di Giuseppe De Martino (il mitico Peppè di Agnone), e che ha visto spesso il Gesù nascente figlio di particolari genitori come Gloria nell’alluvione di Genova o il piccolo di colore affetto da aids od altri ancora. Proprio per celebrare in maniera diversa i dodici lustri di Presepe agnonese il Cenacolo Culturale ha in essere una ricerca iconografica per allestire una mostra nei giorni del Natale.
“E’ intendimento del Cenacolo Culturale Francescano “Camillo Carlomagno” – scrivono dall’associazione agnonese – in occasione della 60^ edizione della Natività, predisporre una sorta di anagrafe nominativa e fotografica dell’evento. A tal fine si invitano tutte le persone che nel corso degli anni hanno preso parte in qualsiasi ruolo alla manifestazione (protagonisti, pastori, bambino Gesù, etc.) a segnalare tale fatto indicando l’anno e ad inviare eventuali foto in loro possesso. Grazie anticipatamente a quanti saranno sensibili a questo invito. Raccomandiamo a tutti – concludono – di usare il passaparola per raggiungere il maggior numero di persone. L’appello è anche su Facebook e già sono diverse foto e segnalazioni postate sul famoso social network“.
Vittorio Labanca
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