Chi era San Vincenzo diacono e martire?
Sabato 18 gennaio prossimo, alle ore 18.00, nella “Sala Schuster” dell’Abbazia di San Vincenzo al Volturno, il Vescovo di Trivento, Mons. Claudio Palumbo, offrirà l’occasione a molti fra gli abitanti della Valle (e non solo), di colmare una lacuna.
Il Cenobio ai piedi delle Mainarde, è infatti universalmente noto come uno dei più insigni insediamenti monastici altomedievali e non vi è altovolturnese, o in generale molisano, che non conosca almeno qualcosa della sua storia. Non altrettanto accade, invece, per il suo Titola.
Il più delle volte, la scintilla della curiosità stenta, sul punto, a scoccare. E poi troppo affollamento di Santi attorno a quel nome: Vincenzo de Paoli, Vincenzo di Saragozza, Vincenzo Ferreri ed almeno altri 11 Santi Vincenz “meno noti”. Tutti sanno cosa lega Montecassino a San Benedetto ma pochi conoscono quale sia il legame tra l’illustre Badia centro-meridionale e San Vincenzo da Saragozza, “Diacono e Martire di Cristo”.
L’occasione è di quelle che nessun altovolturnese – e non solo – può perdere se vuole vivere il proprio territorio con consapevolezza. Il relatore è di altissimo livello culturale: docente presso il seminario dell’Abruzzo e Molise di Chieti, prolifico autore di studi, saggi e pubblicazioni, è unanimemente stimato nella diocesi di Isernia-Venafro nel cui ambito ha ricoperto molteplici incarichi, tra i quali, a lungo, quello di Vicario Generale che ha rivestito sino alla sua ordinazione episcopale.
La Conferenza di Mons. Palumbo è anche una eccellente preparazione in vista di mercoledì 22 gennaio, ricorrenza di San Vincenzo Diacono e Martire. In tale ultima data, infatti, alle ore 18.00, Don Giuseppe Ruberti O.S.B., Vicario Generale della Diocesi “Abbazia Territoriale di Montecassino”, celebrerà la Santa Messa Solenne nella Chiesa Abbaziale di San Vincenzo al Volturno che, come noto, ricade nella predetta Diocesi.
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