Simone Sala incanta il pubblico del ‘Caniglia’ e augura lunga vita alla camerata musicale sulmonese
Ha incantato il pubblico del Teatro “Caniglia” il pianista Simone Sala nel concerto di oggi pomeriggio tenuto nell’ambito della stagione della Camerata Musicale Sulmonese. Il giovane pianista molisano, reduce da un tour di due mesi in America e Asia, ha proposto un programma incentrato nella prima parte su brani di Franz Liszt, che attraverso la forza comunicativa della musica, raccoglie sul pentagramma le sue sensazioni davanti al dipinto “Lo sposalizio della Vergine” di Raffaello.
Sensazioni forti che si rinnovano nella Fantasia quasi Sonata “Après une lecture du Dante”, dove Liszt trasmette sul pianoforte le emozioni suscitate dalla lettura della Divina Commedia dantesca. Nella seconda parte Sala ha proposto i 4 Preludes di Sergej Rachmaninov e il poema sinfonico la Dance Macabre di Camille Saint-Saens, nella trascrizione del grande pianista ucraino Vladimir Horowitz. Prima di concedere il bis, applaudito a lungo dall’affollata platea del Caniglia, Sala ha espresso gratitudine alla “grande professionalità e serietà della Camerata Musicale Sulmonese“.
“Conosco questo teatro e la Camerata Musicale da quando ero ragazzo – ha ricordato Sala – sono stato qui infatti per il concorso pianistico Città di Sulmona. Ora sono di ritorno da due mesi di concerti in America e Asia. Ebbene in quei Paesi ho visto con quanta serietà si organizzano i concerti. Lo stesso posso dire, con grande ammirazione, per la Camerata Musicale. Infatti la Camerata non pensa solo all’assegno da fare al musicista ma anche al programma che verrà proposto al pubblico e il contratto è fatto con tutti i crismi – ha concluso il pianista – questo è segno di grande serietà perciò alla Camerata Musicale Sulmonese, che vanta una grande storia fatta di sessantasei stagioni di successi, altri cento anni di vita“.
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