Turismo, vacanzieri in aumento nei comuni dell’Alto Molise
Un flusso turistico quasi inaspettato quello degli ultimi giorni ad Agnone e nei centri del Molise altissimo. Come se i paesi di questo territorio fossero refrattari al coronavirus che è bene ricordare non è stato debellato nonostante le ottime notizie di queste ultime due settimane di zero contagi nella Regione. Una sorta di nuovo turismo fatto da chi sceglie questi luoghi quasi come rifugi immuni dal covid-19. Ma a spiegare il flusso dei turisti dell’estate del 2020 è Antonio Camperchioli dalla Pro Loco di Agnone. “Dal 1 luglio – spiega Camperchioli – ad Agnone stanno giungendo tanti turisti provenienti dalle regioni del nord e cioè Liguria, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana oltre a quelli delle regioni confinanti.
Quest’anno rispetto agli anni scorsi si vedono tantissimi “forestieri” anche perché il Touring Club Italiano in questo periodo ha promosso tutti quei borghi dell’entroterra italiano che detengono la ‘Bandiera Arancione’ ed hanno la certificazione del rispetto dei parametri partendo dall’accoglienza, per finire all’ambiente ed alla enogastronomia di qualità. Caratteristiche che la nostra città di Agnone possiede. Con un grande impegno da parte di tutti e tanta prudenza si può superare questo momento di difficoltà che ci ha colpiti nei mesi precedenti. Il rammarico – aggiunge – è di non poter ancora far visitare il sito archeologico di Pietrabbondante, che è molto richiesto dai turisti e che resta chiuso al pubblico probabilmente fino al 15 luglio prossimo.
A chi faceva richiesta di una escursione nel sito archeologico, proprio per dimostrare la nostra buona fede, ho telefonato in loro presenza o dato loro il numero telefonico di Pietrabbondante affinchè non sostenessero un viaggio a vuoto col trovar, all’arrivo, i cancelli chiusi del teatro italico. In Agnone per il momento va bene e speriamo di avere tanti turisti anche nei prossimi mesi sì da recuperare quello che si è perso precedentemente. Tanti i giudizi positivi – conclude Camperchioli – soprattutto per palazzo San Francesco ed i tesori ivi custoditi tra cui spiccano i dipinti lignei della seconda metà del 1700 all’interno delle stanze e la bella mostra del libro antico con i volumi rari tra 1500 ed 1800“.
Vila
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