Video promozionale sul Molise, clamoroso autogoal della Regione: esclusi alcuni importanti comuni della pentria
Candido Paglione non ci sta. E protesta vibratamente per l’esclusione di alcuni comuni importanti della provincia d’Isernia, non inseriti sullo spot video commissionato dalla Regione, finalizzato a promuovere il Molise nel mondo.
Oltre a Capracotta – paese simbolo dell’Alto Molise – “tetto” della regione (è il comune più alto, famoso nel mondo per le precipitazioni nevose), individuato dalla FISI per il Centro Federale dello Sci di Fondo, le telecamere hanno negato le stupende immagini del patrimonio storico-architettonico anche all’unicum del Paleolitico, Pietrabbondante e San Vincenzo al Volturno,
“Una scelta inspiegabile – dice Paglione – visto che proprio la provincia alto-molisana presenta diverse tra le eccellenze molisane, in tutti i settori. Ad esempio, sia per la ricchezza delle tradizioni eno-gastronomiche. Ma anche solo a cercare di elencare le potenzialità della provincia isernina si corre il rischio di dimenticare qualcosa di rilevante, tante sono le sue pecularità.
Al di là di alcune esclusioni eccellenti, che pure gridano certamente vendetta – continua – credo che l’intera operazione renda un pessimo servizio al Molise intero e alle sue eccellenze– dice Paglione. Il vero punto di domanda però è un altro: dove, come e quando sarà veicolato lo spot promozionale? Qual è il budget a disposizione? Esiste un piano pubblicitario serio?
E, elemento ancor più grave, ammesso e non concesso che quelle immagini, sia pure monche e incomplete, riescano ad attirare qualche turista o semplice visitatore, come farà costui ad arrivare in Molise? Con il sistema dei trasporti che abbiamo sarà impresa ardua. Per non parlare della ricettività turistica. Insomma – conclude Paglione – se le immagini dello spot suscitano scalpore, è l’intera idea di promozione del Molise che in questo modo appare scollegata dal territorio stesso. Per questo credo sia indispensabile uno scatto di orgoglio e un deciso salto di qualità. Altrimenti continueremo a riempirci la bocca e a sperperare prezioso denaro pubblico, senza alcun effettivo ritorno“.
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