Capracotta,”Far nascere il circolo Greta”, la proposta dell’associazione ‘Vivere con Cura’
Greta Tintin Eleonora Ernman Thunberg, la 16enne svedese attivista per lo sviluppo sostenibile e contro il cambiamento climatico, che qualche giorno fa è riuscita a portare gli studenti di mezzo mondo a manifestare con lo “Sciopero scolastico per il clima”, diventa input per riflessioni anche nelle piccole realtà che dovrebbero avere a cuore lo status del globo.
Ecco allora che a Capracotta “all’interno dell’Associazione “Vivere con Cura” – afferma il segretario dell’associazione in questione, Antonio D’Andrea – è nata una serie di spunti e riflessioni su cui invito ad aprire una fertile discussione con possibili risvolti anche operativi. Una proposta – aggiunge D’Andrea – è che, visto il riscaldamento del clima con i tanti disastri a catena, nascano in ogni paese e quartiere o rione di città quelle che provvisoriamente potremmo chiamare “Circoli Greta” che svolgano molteplici attività.
La prima è un aggiornamento quotidiano (o settimanale) sulla situazione locale, nazionale e mondiale in modo che si attivino opere sia di mutuo soccorso (accoglienza o emigrazione, perché ormai nessun luogo è sicuro e al riparo) e si pratichino quelle buone e virtuose azioni quotidiane per condurre uno stile di vita il più ecologico possibile. Per esempio, nell’elenco di Greta – che poi è il megafono delle/i scienziate – si invita a riprendere e a rilanciare le tante produzioni eco-conviviali in modo che ci sia una forte riduzione dello spostamento delle merci e, quindi, ben tornino le coltivazioni di orti biologici di gruppo, di scuola e nelle altre numerose varianti.
E così si realizzino tanti alimenti e articoli di cosmesi sotto la direzione di personale esperto con materie prime a km zero raccolte in prima persona a partire, laddove sia possibile, da erbe e frutti selvatici. E ancora che questi circoli promuovano cene conviviali per ridurre sprechi e favorire convivialità ma anche feste di ringraziamento per i mille doni che la natura ci dona. E così pure corsi e laboratori di riciclo e manutenzione. Non mi dilungo. A Capracotta come in tanti paesi e quartieri nacquero, tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, le Società di Mutuo Soccorso.
Perché non rilanciarle dando loro questa nuova connotazione? Vedrei bene convocare per il ponte dei primi di novembre, o al massimo per le prossime vacanze di Natale, a Capracotta un’assemblea generale per raccogliere idee, suggerimenti e contributi da parte dell’intera comunità cittadina per costruire un futuro nuovo basato sulle energie rinnovabili e su modelli di vita ecosostenibili“.
Vittorio Labanca
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