Sciare a Capracotta, terminati i lavori a Monte Capraro
A Monte Capraro sono terminati i lavori per la messa in sicurezza della seggiovia e della sciovia. Si è trattato di importanti interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria – realizzati grazie ad un finanziamento regionale – che hanno consentito a Capracotta di far ripartire anche lo sci alpino nella stazione sciistica dopo tre anni di chiusura forzata.
“Nei prossimi giorni saranno effettuati i collaudi da parte degli organismi preposti, dopodiché saremo pronti per la ripartenza – dichiara il sindaco di Capracotta Candido Paglione – Abbiamo trovato anche la soluzione per la gestione, grazie ad una convenzione stipulata con “Funivie Molise” alla quale abbiamo concesso in comodato gli impianti di Monte Capraro“.
È un risultato straordinario, per nulla scontato solo fino a poco tempo fa, che può far guardare al futuro del turismo invernale a Capracotta con ottimismo.
“Noi continuiamo a lavorare per essere pronti a ripartire subito, anche se siamo consapevoli delle difficoltà legate alla pandemia in atto. L’andamento epidemiologico che si registra nelle ultime settimane, infatti, impone atteggiamenti rigorosi improntati ancora alla massima prudenza. Naturalmente aspettiamo le decisioni che saranno prese dal Governo nazionale. Intanto, per Prato Gentile siamo quasi in dirittura d’arrivo nel completamento dell’iter procedurale relativo al Centro Federale per lo Sci di Fondo“.
Anche in questo caso si riapre una partita importante per sciare a Capracotta che così potrà tornare ad essere punto di riferimento per lo sci di fondo di tutto l’Appennino centro meridionale.
“Insomma, l’impegno e la costanza, unite alla condivisione del progetto di sviluppo della nostra montagna, alla fine sono stati ripagati con la realizzazione di investimenti infrastrutturali che daranno sicuramente una boccata di ossigeno all’economia locale, così fortemente legata allo sviluppo del turismo montano, sia invernale che estivo“.
Per sciare a Capracotta nella disciplina sci di fondo praticato a livello amatoriale – diverso dallo sci alpino proprio perché non prevede l’uso di impianti di trasporto – non ci sono divieti.
Lo sci di fondo, infatti, è perfettamente assimilabile a tutte le pratiche sportive individuali all’aria aperta. Resta ovviamente il rispetto rigoroso di tutte le misure di prevenzione del contagio, in particolare quelle relative al distanziamento e ad evitare gli assembramenti. E così, con l’emergenza sanitaria in atto, potrebbe crescere l’interesse per lo sci di fondo, proprio per la sicurezza che viene garantita dal distanziamento naturale e dallo spirito green di questa disciplina sportiva.
“Noi ce lo auguriamo e siamo pronti ad accogliere tutti, nella massima sicurezza“.
ph. Giorgio Paglione
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