A rischio l’incolumità degli assistenti sociali in Alto Sangro
Un operatore dell'Alto Sangro dopo aver subito gli squarci ai pneumatici della sua automobile ha sporto denuncia contro ignoti
Il fenomeno delle aggressioni a danno degli assistenti sociali rientra tra i rischi a cui gli appartenenti a questa categoria sono esposti. Leggendo le cronache locali si deduce che non ci sono zone d’Italia esenti da episodi di violenza e quanto accaduto recentemente in Abruzzo dimostra che il problema è sempre più diffuso e difficilmente preventivabile.
Limitandoci ai fatti avvenuti nella nostra regione rammento che a settembre dello scorso anno, nel comune di Lanciano, vennero assalite due assistenti sociali, mentre è notizia di questi giorni l’attacco ad un operatore che lavora nell’ambito dell’ECAD Sangrino il quale ha subito lo sfregio da parte di una persona rimasta anonima che gli ha bucato le ruote della macchina. Non si hanno le prove, ma il professionista attribuisce l’insano gesto a qualche utente che non ha trovato la risposta che sperava.
Aprendo una parentesi va detto che spesso gli operatori, loro malgrado, rappresentano il bersaglio sul quale le persone che si rivolgono ai servizi scaraventano la propria rabbia, ritenendoli in grado di esaudire le richieste che vengono avanzate. In realtà le cose stanno diversamente in quanto in generale gli assistenti sociali incaricati da un ente a prendere in carico i vari casi, hanno quasi sempre le mani legate essendo vincolati dal mandato istituzionale che li obbliga ad attenersi alle leggi e ai regolamenti dell’istituzione alla quale appartengono. Chiusa parentesi.
Ritornando agli incresciosi episodi di violenza che hanno visto protagonisti, nel ruolo di vittime, gli assistenti sociali bisogna riconoscere che l’ordine professionale ha già denunciato questi fatti facendosi portavoce presso il Ministro della Giustizia (Alfonso Bonafede Movimento 5 Stelle) affinché vengano implementate nuove ed ulteriori misure atte a garantire la sicurezza degli operatori.
Così come c’è già stato un tavolo con l’assessore alle politiche sociali della Regione Abruzzo Marinella Sclocco la quale nel corso dell’incontro (18 settembre 2018) con i rispettivi presidenti dell’ordine degli assistenti sociali e dell’ordine degli psicologi, oltre a quello dell’ANCI, si era impegnata con questi ultimi alla stesura di un programma teso alla tutela dei professionisti del settore. Non essendo più in carica non possiamo pronunciarci circa l’esito della sua proposta, ma dal momento che il governo della regione Abruzzo è stato affidato alla Lega il cui leader più autorevole sventola la sicurezza come il cavallo di battaglia per eccellenza vogliamo augurarci che prenda a cuore anche questa categoria di cittadini la cui mission, come ci ricorda il codice deontologico degli assistenti sociali, è quella di essere al servizio della collettività.
Piergiorgio Rocci
(Assistente sociale e Giornalista)
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