Alberghiero Roccaraso, carabinieri in classe per spiegare le conseguenze del bullismo

Il bullismo, le sue cause e le sue conseguenze, per chi ne è vittima, ma anche per chi ne è autore. È stata una “lezione” di grande interesse quella che ha visto coinvolte, questa mattina, le classi prime e seconde dell’Istituto alberghiero “De Panfilis” di Roccaraso. “In cattedra” l’Arma dei Carabinieri. L’incontro, organizzato dalla Compagnia dei Carabinieri di Castel di Sangro, è stato guidato dal capitano Domenico Fiorini.
Un incontro diretto. Parole chiare e semplici quelle del comandante, capaci di parlare dritte alla testa e al cuore dei ragazzi che spesso si trovano a leggere, a sentire in tv o a confrontarsi, più o meno direttamente, con fenomeni ed episodi di bullismo. “Abbiate il coraggio di parlare”, è stato il messaggio del comandante Fiorini ha voluto lasciare loro, “qualunque cosa vi accada, qualunque cosa vediate. Noi siamo dalla vostra parte e a scuola potete sempre contare sul sostegno del vostro dirigente e dei vostri insegnanti, così come a casa su quello delle vostre famiglie. Voi siete molto importanti perché la società di domani si costruirà sulle vostre spalle”. Durante la “lezione” sono stati proiettati anche contributi video che hanno permesso di far comprendere ai ragazzi il fenomeno del bullismo sotto diversi punti di vista, compreso quello di taglio medico-psicologico.
L’incontro è stato accolto con grande interesse da parte della scuola e del Dirigente scolastico, Pino De Stavola, anche perché ben si inserisce in un percorso di sensibilizzazione della popolazione studentesca su tutte le tematiche connesse al disagio giovanile portato avanti fin dall’inizio dell’anno scolastico. “Ringrazio moltissimo il comandante Fiorini e gli uomini dell’Arma che oggi hanno incontrato i nostri ragazzi“, ha detto il Preside De Stavola. “Anche grazie al loro contributo possiamo dare messaggi chiari e importanti ai nostri studenti, affinché imparino corretti stili e condotte di vita e abbiano anche la forza di parlare se dovessero mai trovarsi di fronte ad episodi di soprusi o bullismo: un gesto importante che salva due volte, perché “salva” il bullo e la sua vittima“.
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