Caporalato e Agromafie, al “Serpieri” si coniuga l’agricoltura con la legalità
Sostenibilità, agromafie, caporalato e riutilizzo sociale dei beni confiscati i temi al centro dell'incontro con Libera contro le Mafie
Sono stati trattati temi di attualità nell’interessante incontro che si è tenuto all’Istituto Tecnico e Professionale Agrario di Castel di Sangro Avezzano e Pratola Peligna con l’associazione Libera contro le mafie.
“Il nostro istituto ha scelto di associarsi a Libera proprio perchè la comunità educante ha ritenuto che fosse necessario coniugare le competenze tecniche con una visione sostenibile dell’agroalimentare” afferma la Dirigente scolastica Cristina Di Sabatino “ed intendo la sostenibilità in senso completo, ad includere il rispetto non solo per l’ambiente ma anche per il lavoro dell’uomo“.
L’incontro, organizzato grazie all’impegno di Federica Marinucci, del coordinamento regionale di Libera Abruzzo, ha visto la testimonianza dell’agronomo Vito Mazzara presidente dell’ultima nata in casa Libera Terra, la Cooperativa “Rita Atria Libera Terra“, che opera nel Trapanese e che ha reso produttivi molti ettari di terreni confiscati alle mafie.
La dott.ssa Marinucci, con grande passione e capacità di coinvolgimento, ha raccontato agli studenti storie di vittime del caporalato, ma ha affrontato anche gli stereotipi che caratterizzano la narrazione delle agromafie e l’importanza del lavoro che Libera svolge nei terreni sottratti alla malavita.
“Gli studenti hanno partecipato attivamente all’incontro e si è instaurata, da subito, un’interazione produttiva” aggiunge la vicepreside prof.ssa Marina Desiderio “si tratta di un primo appuntamento che anticipa successive attività di formazione, dei docenti e degli studenti, che avranno inizio il prossimo anno scolastico“.
L’attività rientra nell’ambito delle azioni programmate al “Serpieri” in seno all’Educazione Civica che, da quest’anno, è materia di studio curriculare.
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