Carmine Valentino Mosesso vince il premio Parco Majella, la Neo Edizioni sugli scudi
Nell’editoria bisogna valutare tante cose prima di scegliere un autore, tra queste sicuramente quella di analizzare se un libro sia in grado di ritagliarsi uno spazio importante tra le tante pubblicazioni oppure no. Gli editori Francesco Coscioni e Angelo Biasella, su questa specifica capacità, fanno decisamente scuola a tantissime case editrici.
Non è una mera sviolinata, figuriamoci, e neppure un maldestro tentativo per scroccare, ai due sommi conoscitori, un sorso della riserva personale di quell’elisir abruzzese che dona felicità: la “Genziana”. No, questi due professionisti ci sanno proprio fare, e hanno visto lungo sulle potenzialità di questo “poeta contadino”.
Basta trascorrere qualche minuto in compagnia di Carmine Valentino Mosesso per entrare in quel mondo misterioso che ha reso grande la cultura agrosilvopastorale abruzzese. E la strada intrapresa è appena iniziata. Intanto sabato 23 luglio, nella splendida cornice di Abbateggio, Carmine ha vinto la venticinquesima edizione del premio Parco Majella nella sezione “poesia edita”.
Il suo libro La terza geografia pubblicato dalla Neo Edizioni di Castel di Sangro ha convinto la giuria di questo importante premio nazionale che, nell’arco degli anni, è diventato sempre più prestigioso.
Le poesie di Carmine Valentino Mosesso abbracciano un immaginario antico, di riscoperta. Un’idea di ritorno alle origini che non sa di cammino a ritroso, ma che ‒ consapevole delle moderne innovazioni scientifiche ‒ auspica un’esistenza più rispettosa dei ritmi della natura.
L’autore ha un’azienda agricola a Castel del Giudice e ama definirsi “contadino” prima che “poeta”. Tutta la sua produzione letteraria è permeata delle fatiche giornaliere, della vicinanza con gli animali, delle alture su cui li porta a pascolare e dell’amore sconfinato per la terra che lo ha visto nascere. La sua opera è genuina, proprio perché ha in sé la forza dell’esempio. Proprio questo hanno intuito i giurati del premio Parco Majella che, sul palco, hanno tributato un lungo e sentito applauso al nostro conterraneo.
Quando si incontrano tali figure nel nostro territorio, il successo è semplicemente garantito.
Michele Di Franco
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