Castel di Sangro, Caruso:” Le proposte sulla sanità sangrina in discussione al Comitato ristretto dei sindaci”
A seguito della emanazione Nuove linee guida per la redazione degli atti aziendali, assunte con la deliberazione di giunta regionale 78/2017, paragrafo 3, le ASL regionali dovranno emanare rispettivamente gli atti aziendali. Tali direttive sono state attribuite al Direttore Generale aziendale la facoltà di proporre la rimodulazione degli assetti previsti con DCA 79/2016, qualora sussistano comprovate esigenze assistenziali ed organizzative per la necessità di raggiungere obiettivi di massima efficienza e di efficacia nell’ambito di percorsi assistenziali soprattutto delle patologie tempo dipendenti.
Su proposta della maggioranza del consiglio comunale di Castel di Sangro con deliberazione 88 del 16/12/2015 era stato approvato un modello di riorganizzazione dell’erogazione dell’offerta sanitaria sul territorio comunale e comprensoriale attraverso l’istituzione dell’Ospedale di zona disagiata, in quanto “modello” di riferimento, espressamente previsto dalla riforma. Tale iniziativa si è rivelata provvidenziale poiché la Regione con decreto Commissariale 79/2016 ha riconosciuto l’ospedale di zona disagiata. Nell’ultima seduta dell’Assise Civica la Presidente del consiglio Michela D’Amico ha portato all’approvazione un ordine del giorno, già votato dalla Commissione sanità, per ribadire le istanze già rappresentate alla Regione e alla ASL per una implementazione dei servizi sanitari.
Il Sindaco Angelo Caruso, a tal proposoto, ha ottenuto la convocazione del Comitato ristretto dei Sindaci, che si terrà martedì 11 – alle ore 15 – presso il Comune dell’’Aquila, al quale sarà presente anche il Direttore Generale Rinaldo Tordera, per discutere del contenuto dell’emanando atto aziendale.
Caruso ricorda “come la realtà nell’erogazione territoriale dei servizi sanitari debba tenere conto di nuove modalità organizzative nella prestazione dei servizi sanitari, ispirate a modelli adottati in Europa. Ricorda la strategicità di Castel di Sangro e la adozione dell’Accordo di confine con la Regione Molise. Evidenzia come ad oggi, viga il blocco del turn- over, e che i pensionamenti avvenuti, quali quello del Dott. Di Sandro, rischiano di lasciare dei vuoti in organico”.
Il primo cittadino di Castel di Sangro, in sostanza “sottolinea come la proposta formulata dal Consiglio Comunale, sia realizzabile dalla ASL e perfettamente compatibile con le prescrizioni normative regionali e statali vigenti. Rimarcando come gli attuali margini di flessibilità esistenti, siano stati ottenuti grazie ad un continuo lavoro diplomatico compiuto presso la Regione Abruzzo. La mobilità attiva verso l’Ospedale di Castel di Sangro – conclude Caruso – è un punto di forza della struttura, che va conservato con la qualificazione di alcune attività, quali la chirurgia, che presenta limitate liste di attesa.”
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