Castel di Sangro, caso dell’Erede: ‘Progetto Comune’ grida al tradimento politico
Esprimono rammarico i consiglieri comunali di ‘Progetto Comune’ Alfredo Fioritto, Daniele Marinelli e Diego Carnevale per la mossa politica di Raffaella Dell’Erede. E’ quanto emerge in una nota stampa diffusa dal gruppo che mette in evidenza come sono andate le cose.
“La decisione di Raffaella Dell’Erede di lasciare il gruppo di Progetto Comune ci lascia molto amareggiati, nel merito e nel metodo. Nel merito perché non è emersa alcuna ragione di tipo politico. È una rottura difficile da comprendere, dopo quattro anni e mezzo di scelte condivise in Consiglio Comunale, senza mai un voto in difformità, da parte sua, rispetto a quello del gruppo, in un percorso sempre unitario, salvo una fisiologica dialettica interna. Fino all’ultimo incontro del gruppo, nessun elemento di divisione era emerso sotto il profilo del programma, dei temi da affrontare in Consiglio e del giudizio, pesantemente critico, sull’operato dell’amministrazione. Mentre oggi voci insistenti, e da lei mai smentite, ma anzi corroborate da post e dichiarazioni, sembrano suggerire un suo avvicinamento alla maggioranza fin qui tanto criticata.
Ma soprattutto questa scelta sorprende e colpisce nel metodo. Abbiamo appreso la decisione di Raffaella tramite un comunicato stampa. Dopo cinque anni insieme e tante battaglie comuni, non è arrivata neppure una telefonata. Dopo l’appoggio sincero e concreto in occasione delle ultime elezioni provinciali di pochi mesi fa – che hanno visto Raffaella candidata in una lista schierata contro quella di Caruso – non ha ritenuto nemmeno di informarci personalmente, prima che apprendessimo la notizia dalla stampa. Leggere, su quella nota, “il Prof. Alfredo Fioritto“, considerato come l’ultimo degli estranei, è onestamente sconcertante, prima di tutto sotto il profilo umano. Ma evidentemente, in questo caso, si trattava di una scelta troppo difficile da dire e da spiegare. Ne prendiamo atto, con rammarico, raccomandando a tutti il dovere della verità, per rispetto nei confronti di tutti coloro che cinque anni fa hanno scelto il simbolo di Progetto Comune, permettendo anche a Raffaella di sedere oggi in Consiglio Comunale.
Ciò detto, ognuno sceglie le sue strade e ne spiega le ragioni ai cittadini, ma quello che è certo, per quanto ci riguarda, è che il nostro progetto va avanti, per nulla indebolito, e che una scelta personale nulla toglie al senso e al valore politico del nostro impegno a servizio della città. Noi continuiamo e continueremo ad essere plurali ed inclusivi.
Tra pochi mesi i nostri concittadini saranno chiamati al voto; in queste settimane registriamo un grande malessere, anche in ambienti che in passato non sono stati mai teneri nei confronti di Progetto Comune, per l’attitudine del primo cittadino ad essere un uomo solo al comando. Noi, al contrario, siamo convinti che Castello abbia bisogno di una squadra, che abbia umiltà, competenza e spirito di servizio. I Castellani ci chiedono questo: risolvere i loro problemi e riorganizzare le loro speranze. Siamo in campo per questo, insieme a tutti coloro – tanti, tantissimi – che ci chiedono di andare avanti per cambiare l’amministrazione della nostra città”.
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