Castel di Sangro combatte il dolore con Fondazione Isal e Spazio Pieno
Anche a Castel di Sangro fa tappa nel weekend la quarta edizione della Giornata mondiale “Cento città contro il dolore”, la manifestazione organizzata dalla Fondazione ISAL per informare i cittadini sulle terapie disponibili contro il dolore e sui centri specialistici presenti sul territorio e raccogliere fondi per la ricerca scientifica.
Promossa sotto l’Alto patronato della Presidenza della Repubblica, la Giornata prevede iniziative in 100 comuni di tutta Italia e pure in Australia, Belgio, Canada, Colombia, Germania, Giordania, Gran Bretagna, Irlanda, Malta, Olanda, Portogallo e Spagna. A Castel di Sangro il punto info è stato individuato presso la Farmacia Rossi, dove, oggi e domani (27 – 28 settembre) dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 17 alle 19.30 medici e volontari dell’Associazione Spazio Pieno sono pronti a spiegare come e dove sia possibile curare il dolore cronico, divulgando il numero verde gratuito attivato dalla Fondazione ISAL 800 101288, a cui è possibile rivolgersi per avere consigli e un primo aiuto. Per permettere a tutti di sapere come comportarsi verranno regalate copie di “La cassetta del pronto soccorso del dolore”, la guida elaborata dal gruppo di esperti internazionali di Change Pain.
A fronte di un piccolo contributo di 5 euro che sarà utilizzato per finanziare la ricerca scientifica, sarà possibile acquistare una confezione di pasta artigianale ed una mini lattina di olio evo messi a disposizione da un pool di aziende solidali, : Fontedoro con il suo olio extra vergine d’oliva ottenuto con spremitura a freddo e l’antico pastificio Masciarelli con la sua pasta recentemente premiata dal Gambero rosso, mentre Alaska Sas e Di Nino Trasporti si sono occupate a titolo gratuito del packaging e della distribuzione.
Il dolore cronico è quel dolore che dura più di sei mesi e diventa una vera e propria malattia, che compromette la qualità della vita e le relazioni personali. Una tragedia invisibile e spesso trascurata, che in Italia si stima colpisca 12 milioni di persone, il 20% della popolazione, causando ogni anno la perdita di oltre un miliardo di ore lavorative e la spesa di circa due miliardi di euro per prestazioni e farmaci. “Il 10% delle persone con dolore cronico necessita per tutta la vita di più terapie combinate, mentre per il 4%, e sono quasi mezzo milione di italiani, soffre di un dolore cronico di cui oggi non c’è ancora alcuna possibilità di cura – dice il professor William Raffaeli, presidente della Fondazione ISAL –. Con ‘Cento città contro il dolore’ vogliamo rompere il muro dell’indifferenza e chiedere alle istituzioni di finanziare la ricerca scientifica per trovare una terapia a quei dolori difficilmente trattabili”.
La Giornata “Cento città contro il dolore” è affiancata sul web dalla campagna #Zeropain. Centinaia le persone di tutto il mondo che hanno scelto di “metterci la faccia” e di dire il loro “no” al dolore cronico. Per partecipare basta fotografarsi tenendo in mano un foglio con la frase “Io sono contro il dolore” scritta nella propria lingua e pubblicare il selfie su Facebook (taggando la pagina della Fondazione ISAL) oppure su Twitter e Instagram, mettendo sempre l’hashtag #zeropain.
“Le persone con dolore cronico non devono chiudersi nella loro sofferenza, ma devono sforzarsi di far sentire la loro voce all’unisono, aldilà delle singole patologie da cui sono afflitte – conclude il professor Wiliam Raffaeli –. Noi condividiamo la loro battaglia e insieme possiamo trovare una soluzione, perché solo se saremo uniti saremo forti e troveremo ascolto”.
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