Castel di Sangro, escluso il presidente Avis Uzzeo alla riunione con l’assessore Verì
Gliel’hanno fatta pagare a Roberto Uzzeo per aver avuto il coraggio di esternare l’indignazione sulla situazione del punto di raccolta del sangue a Castel di Sangro. Come si ricorderà il presidente dell’Avis, nei giorni scorsi, aveva denunciato l’immobilismo per la dolente questione.
Lamentela fastidiosa, arrivata alle istituzioni comunali ed anche all’assessore alla sanità della regione Abruzzo Nicoletta Verì. In sostanza la “vendetta politica” si è consumata in breve tempo. Ed infatti oltre a non rendere partecipe la nostra testata e la corrispondente de “Il Messaggero”, della presenza di Verì a Castel di Sangro, “l’intellighenzia” ha estromesso dall’incontro, che si è svolto l’altro giorno presso l’ospedale, anche Uzzeo; colui che ha sollevato il problema, auspicando una soluzione.
“Quello che è stato detto e concordato non ci è dato da sapere“. Tuona sul social netework Uzzeo. “Solo a fine della visita siamo stati ricevuti per un saluto istituzionale ed un breve colloquio”.
Ed in effetti, nonostante all’incontro abbia presenziato anche un membro dell’opposizione, nulla è stato riferito alla stampa libera. Una colpa che siamo orgogliosi di pagare. In effetti di domande scomode ne avremmo formulate abbastanza. Ma ciò che appare più grave è l’esclusione di Uzzeo, papà di Vincenzo, fedele consigliere di maggioranza.
Dunque è evidente una frattura a livello politico. Ma si continuano a dormire sonni tranquilli: vuoi vedere che in soccorso, tra qualche mese – verosimilmente a maggio – vedremo entrare nella coalizione del “re” una “incallita” avversaria politica? A Castel di Sangro quando si parla di “potere” e poltrone è sempre tutto possibile. E nessuno, finora, lo esclude.
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