Castel di Sangro, inaugurata la mostra del maestro D’Acchille
Un’autorevole e significativa mostra di pittura, disegno e grafica è stata inaugurata ieri in alcune sale della Civica Pinacoteca Patiniana, che stabilmente custodisce diversi dipinti del grande Teofilo Patini, figlio di quella terra, formatosi nella vicinanza a Filippo Palizzi e giudicato correntemente quasi alla stregua di Francesco Paolo Michetti.
L’evento, nella sede espositiva – il tardomedievale (XIII – XIV sec. d.C.) Palazzo della nobile famiglia de Petra che in Castrum Sangri dimorò ed ebbe vari possedimenti feudali in Abruzzo, Molise e nel Napoletano – è stato onorato al vernissage dalla partecipazione del folto pubblico attento e sensibile alle delizie dell’arte visuale, ed ha riscosso il plauso delle Autorità comunali che l’avevano perorato.
Alla cerimonia di apertura hanno preso la parola, con interventi apprezzati, il Maestro Antonio D’Acchille, il sindaco Angelo Caruso; il presidente della Comunità Montana Umberto Murolo, l’artista e critico d’Arte prof. Bruno Paglialonga.
Va riconosciuto al carismatico pittore e coinvolgente Maestro D’Acchille tutto il merito d’aver saputo con cura ospitare opere d’arte importanti, di portata nazionale ed internazionale, nel contenitore denominato “Idee per una Collezione”, scaturito dalla sua stessa intuizione professionale dimostratasi felice e collaudata nella presente settima annata.
La particolarità dell’attuale appuntamento sta nel prioritario intento dichiarato di tenere aperta e disponibile la corsia preferenziale al fondamentale aspetto della creazione che investe la “ricerca”. Da qui, il titolo della mostra “Nel segno della ricerca artistica”. Si è voluto, evidentemente, lanciare da parte dell’ideatore D’Acchille uno sguardo di accondiscendenza verso gli autori le cui modalità del fare arte siano inclusive di studi, indagini, tentativi di “salire sopra le righe”, di varcare con convinzione la soglia dell’inusitato. Beninteso senza smarrire la misura, senza rincorrere sterili gratuità, consapevoli che ricercare vuol dire conoscere e, soprattutto, conoscersi entro l’universo del pensiero concreto-realista o immaginifico-astratto.
Sono 40 gli artisti che Antonio D’Acchille ha aggregato nell’allestimento in mostra e nell’elenco dettagliato riportato dal pregevole pieghevole realizzato, in parte illustrato e provvisto di esplicativo testo. Essi sono: Lino Alviani, Ugo Attardi, Georges Braque, Antonio Bueno, Massimo Campigli, Bruno Cassinari, Giorgio Celiberti, Salvator Dalì, Giorgio De Chirico, Michele De Santis, Roberto Di Jullo, Roberto Di Giampaolo, Roberto Fiocca, Salvatore Fiume, Franco Gentilini, Renato Guttuso, Asger Jorn, Andrea Lelario, Carlo Levi, Antonio Ligabue, Felice Ludovisi, Mino Maccari, René Magritte, Giacomo Manzù, Fausto Marganelli, Luciano Minguzzi, Joan Mirò, Ennio Morlotti, Giovanni Omiccioli, Bruno Paglialonga, Pablo Picasso, Giuliano Presutti, Salvatore Provino, Carlo Quaglia, Patrizia Ricca, Renzo Vespignani, Juanni Wang, Gianfranco Zazzeroni, Yu Zheng.
La mostra, che continuerà ad essere aperta fino al 1° settembre, osserva i seguenti orari: 10.30 – 12.30 / 17.00 – 19.00 (domenica inclusa).
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