Castel di Sangro, la situazione del Sindaco prima della zona rossa
Una situazione in continua evoluzione a Castel di Sangro, relativa alla pandemia da Covid 19, come ampiamente spiegato dal sindaco Angelo Caruso. Il primo passaggio, ovvero la chiusura delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria, tramite ordinanza comunale, è avvenuta già nella giornata di ieri, vista la situazione delicata in cui versa il comparto scolastico.
Situazione molto delicata che deriva tra l’altro dai trasporti tramite mezzi pubblici che, accogliendo studenti anche da fuori regione, non consente quella sicurezza necessaria per proseguire le attività didattiche.
Il tema delle scuole, che attiene anche le scelte del governo regionale pressato dal CTS per la chiusura totale, è stato dibattuto ampiamente assumendo la linea del Dpcm, consentendo l’apertura fino al 1° anno della scuola primaria di secondo grado.
Il tema preminente resta però l’aspetto sanitario. La novità è quella di destinare una probabile area, in corso di allestimento, per pazienti Covid presso la struttura ospedaliera castellana, liberando l’attuale spazio riservato all’USCA.
Si potrebbe cosi passare dagli attuali cinque posti letto a sedici con la possibilità in accordo con l’azienda sanitaria. La nuova area consentirà di somministrare ossigeno ed eventuali altre cure utili ai pazienti Covid.
In Alto Sangro, nonostante la situazione sia critica, si registra una minor criticità rispetto ad altre aree soprattutto della provincia. Sul finale dell’intervento non è mancata dal sindaco Caruso una stoccata verso la minoranza che nei giorni scorsi, per voce del proprio capogruppo Marinelli, non su questa testata aveva espresso un quadro “duro e preoccupante“, chiedendo un maggior impegno al sindaco Caruso non solo in ambito comunale ma anche comprensoriale.
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