Castel di Sangro, l’Accademia della pizza consegna il medaglione al ‘Sorriso’
Presente all'evento anche il primo cittadino e presidente della Provincia dell'Aquila, Angelo Caruso
L’equazione è semplice: una pizza è eccellente se è elaborata con prodotti di eccellenza. Una filosofia ovvia, ma non sempre così scontata: a determinare la differenza sulle papille gustative degli intenditori, sono le scelte degli ingredienti fatte dal pizzaiolo. La qualità prima di tutto. Ciò che non tutti poi riescono a percepire davanti ad una pizza napoletana, abituati a sapori standardizzati e lieviti micidiali nella fase digestiva, conseguenze di bruciori allo stomaco e gonfiori.
E’ la materia prima il segreto più importante della preparazione. Una regola imprescindibile, addirittura maniacale, per chi opera nel settore con passione e professionalità.
Lo sa bene il maestro pizzaiolo Salvatore Iorio, titolare dell’attività ristorativa “Il sorriso” a Castel di Sangro, che da anni ha trasformato il suo lavoro in una vera e propria missione divulgativa, finalizzata a rilanciare il gusto e l’immagine della pizza napoletana doc in Abruzzo.
Un locale già passato agli onori della cronaca – a luglio scorso – per essere entrato ufficialmente, grazie ai meriti guadagnati sul “campo”, nel circuito nazionale dell’Accademia della Pizza.
Ieri sera a suggello del successo che – come già abbiamo scritto – darà titolo all’esercizio di entrare nella pagina dell’Abruzzo del volume dei maestri della Pizza 2018, ha fatto ingresso nel locale di via Ponte Nuovo, il presidente della “Pizza Italian Academy” Arturo Mazzeo, il quale ha assistito e trasmesso in diretta streaming, sulla pagina facebook dell’Accademia, la sua intervista a Iorio, mentre sfornava due gustosissime specialità del suo vasto repertorio: la pizza fiore di montagna e il cornetto castellano; la prima – frutto di una soave alchimia di sapori – elaborata con un impasto di farina di grano di solina, funghi porcini freschissimi, porchetta arrosto e una delizia sangrina di prima scelta: il pomodoro “datterino”, prodotto dalla pluripremiata azienda di Castel di Sangro “Ciro Flagella“; l’altra specialità, invece, il risultato sofisticato di una pizza “chiusa”, ripiena di fior di latte, prosciutto crudo nostrano, rucola, scaglie di parmigiano e olio extravergine di oliva.
Due perle che hanno sbalordito l’esperto presidente, venuto apposta sulle rive del sangro per consegnare il medaglione in argento dell’Accademia al maestro Iorio.
Evento non sfuggito ai clienti più affezionati e neanche al Sindaco Angelo Caruso. Tutti invitati a partecipare all’importante momento di festa, che ha dato ulteriore lustro alla già affermata cultura gastronomica locale.
Il ricco buffet offerto agli avventori ha evidenziato in lungo e in largo le tante specialità del ristorante-pizzeria. Meritevole di una menzione speciale, la pizza nera “ai cinque cereali”.
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