Castel di Sangro, progetto life esc360: al via il secondo turno di volontariato
Ha preso il via il secondo turno delle attività del progetto LIFE ESC360, un’esperienza unica a contatto con la natura che offre a 360 volontari, di età compresa tra i 18 e i 30 anni, la possibilità di partecipare attivamente alla conservazione del nostro patrimonio ambientale attraverso il monitoraggio di invertebrati, anfibi, uccelli, mammiferi, piante ed habitat protetti dall’Unione Europea, all’interno delle Riserve Naturali Statali gestite dal Raggruppamento Carabinieri Biodiversità.
Il lavoro dei volontari rappresenta uno strumento molto utile per contribuire ad acquisire informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali e sugli habitat e contribuire così ad una gestione su basi scientifiche dei siti della Rete Natura 2000 amministrati dall’Arma dei Carabinieri.
Il progetto ESC360, cofinanziato dal programma LIFE dell’Unione Europea, si inserisce nelle iniziative del Corpo Europeo di Solidarietà e vede tra i suoi partner anche D.R.E.Am. – Italia.
Analogamente al primo turno, anche questo avrà la durata di circa due mesi, luglio/agosto 2019, analoghe saranno le aree interessate dai rilievi di campo, tutte all’interno di siti della Rete Natura 2000 ricadenti nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, del Parco Nazionale della Majella, del Parco Regionale Sirente-Velino e della Riserva MAB in Molise, consolidando rapporti di collaborazione con tutti gli enti interessati a cui ovviamente saranno restituiti i dati raccolti.
Anche questa volta, i circa 40 volontari del secondo turno hanno frequentato un corso di formazione presso le strutture didattiche di La Torre di Feudozzo, trattando argomenti di interesse relativi alle Direttiva Habitat e Uccelli, alla Rete Natura 2000, a principi di biologia, ecologia e tassonomia, gestione e conservazione degli habitat e teoria del monitoraggio, oltre ad argomenti specialistici per le mansioni che andranno a svolgere i volontari sul territorio.
Al fine di fornire un ulteriore valutazione del livello di biodiversità delle aree indagate, saranno effettuate anche misurazioni basate sulla tecnica della bioacustica ambientale, utilizzando appositi registratori ed analizzando le registrazioni ottenute attraverso software dedicati.
Sarà creato, infine, un database dei dati scientifici ottenuti nel corso dell’attuazione del progetto, nel quale saranno inseriti tutti i dati ecologici raccolti dai volontari e validati dai tutor del progetto. L’azione sarà effettuata in collaborazione con l’ISPRA e il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
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