Castel di Sangro rende omaggio a Ezio Mattiocco, l’ultimo saluto degli amici
Oggi alle ore 15;30 presso la Cattedrale San Panfilo di Sulmona il sindaco di Castel di Sangro Angelo Caruso che si è recato nella città peligna per tributare l’ultimo saluto al cittadino benemerito Ezio Mattiocco insieme al direttore del Museo Civico Aufidenate di Castel di Sangro Mario Rainaldi e il già direttore della biblioteca comunale sangrina Terzio Di Carlo, nonché vicerettore dell’Università della Libera età.
“Con la morte di Ezio Mattiocco – ha dichiarato il sindaco Angelo Caruso – la nostra città perde uno studioso che ha dedicato la sua vita alla ricerca e alla divulgazione della nostra storia. Esprimo il mio cordoglio ai familiari e agli amici di Ezio Mattiocco, e mi unisco al dolore di tutta la comunità castellana per la sua scomparsa“.
Ezio Mattiocco è stato un medico, storico, archeologo e studioso di arte e cultura abruzzese. È nato a Castel di Sangro il 02 marzo 1926 e si è spento nella città peligna il 22 settembre 2023, all’età di 97 anni.
Mattiocco si è laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Bologna nel 1951. Ha poi conseguito la specializzazione in Igiene e Sanità Pubblica nel 1968. Ha esercitato la professione medica a Sulmona per oltre 40 anni, fino al suo pensionamento nel 1994.
I suoi studi hanno riguardato un’ampia gamma di argomenti, tra cui la storia di Castel di Sangro, l’arte e l’architettura abruzzese, l’archeologia e la cultura popolare. Ha contribuito a far conoscere la storia e la cultura di Sulmona e dell’Abruzzo a un pubblico più vasto.
“L’ultimo dono ricevuto dalle mani del Dott. Ezio Mattiocco è stata la sua ultima fatica letteraria intitolata E finalmente piangemmo insieme – dichiara il Direttore del Museo Civico Aufidenate Mario Rainaldi – durante la lettura di questo volume evince la tenacia di un uomo che ha dedicato la sua esistenza alla preservazione e alla valorizzazione storico/culturale della nostra Castel di Sangro.
Un libro che rispecchia l’anima dell’uomo e della città che hanno vissuto sulla propria pelle le tragedie della storia, avendo conosciuto la guerra, la fame e la povertà, ma allo stesso tempo temprati dalla solidarietà, dall’amicizia e dall’amore, risorgono in un sentimento di profonda gratitudine per la vita“.
Tratto da un capitolo deliro citato “Nonostante i favolosi passalacqua del lunedì di Pasqua alla Madonna delle Grazie o sul Castello, e del 2 luglio alla Madonna del Romíto a punteggiare di motivi di gioia piena, immortalati dall’immancabile foto ricordo di Archimede Gentile…“
Mattiocco è stato un membro di numerose istituzioni culturali, tra cui la Deputazione Abruzzese di Storia Patria, l’Istituto Italiano di Numismatica e l’Accademia di Scienze, Lettere ed Arti di Sulmona. È stato anche fondatore e rettore dell’Università Sulmonese della Libera Età.
“Con questa frase voglio rendere omaggio alla passione dell’amico Ezio Mattiocco per l’archeologia. Un amico che ha saputo trasmettere il suo amore per la storia e la cultura agli altri – dichiara Terzio Di Carlo – La tua passione per l’archeologia ci ha insegnato a guardare al passato con occhi nuovi, e a vedere il mondo con meraviglia. Ti porteremo sempre con noi nei nostri viaggi nel tempo“.
Michele Di Franco
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