Castel di Sangro: sospeso il servizio di guardia medica integrativa. Caruso diffida i vertici dell’Asl e annuncia il ricorso alla magistratura
E' emergenza all'ospedale di Castel di Sangro per l'assenza dei medici

Inizia malissimo l’anno nuovo per la popolazione dell’Alto Sangro. Dal prossimo 4 gennaio, infatti, sarà temporaneamente sospesa la pronta disponibilità integrativa della guardia medica all’Ospedale di Castel di Sangro per la mancanza di medici turnisti. La decisione, siglata dal direttore dell’Unità Operativa Complessa (Uoc) di Chirurgia Maurizio Tempesti, è stata maturata a seguito delle reiterate proteste dei dirigenti medici sangrini, l’ultima, attraverso una nota inviata il 3 novembre ai vertici dell’Asl dove hanno richiamato la normativa vigente: “La Direttiva europea riguardante l’organizzazione dell’orario di lavoro definisce la salute nel senso più ampio del termine comprendente il benessere psicologico dell’operatore e nella fattispecie del Dirigente Medico di Chirurgia Generale che operando in un contesto di carenza cronica d’organico è sottoposto a stress continuo facilmente determinante un calo della performance e quindi la possibilità di errore clinico “.
La pronta disponibilità integrativa – a parere di Tempesti – che ha ottenuto il parere favorevole alla sospensione del servizio da parte del Capo Dipartimento Chirurgico ASL 1, Giovanni De Blasis, “è senza dubbio elemento qualificante ed importante per la UOC di Chirurgia, ma deve essere effettuata con medici idonei fisicamente e psicologicamente. Un requisito fondamentale per la sicurezza dell’atto chirurgico è che l’operatore sia in buono stato fisico e psichico”.
Il sindaco Angelo Caruso (foto) ha prontamente replicato con una lettera indirizzata all’Assessore regionale alla sanità Silvio Paolucci, al direttore generale Giancarlo Silveri, alla direttice sanitaria Maria Teresa Colizza, al direttore del Dipartimento Chirurgico ASL1 Giovanni De Blasis, al direttore Sanitario del Presidio Ospedaleiro di Castel di Sangro, al capo Dipartimento Urgenza – Emergenza e al reponsabile del 118, definendo il provvedimento “Inaccettabile e improponibile in quanto estremamente pericoloso per la tutela della salute dei cittadini del territorio di pertinenza del presidio sanitario”.
“La determinazione assunta – scrive il sindaco di Castel di Sangro – rileva la carenza organica di medici a motivo apparentemente utile a sorreggere una simile misura, che però mai potrà ovviare alla necessità delle prestazioni sanitarie di emergenza urgenza. Trattasi di un servizio assolutamente imprescindibile per il nostro territorio, non ovviabile alla stregua di come prospettato nel provvedimento contestato, in quanto suppone una tempestività di intervento senz’altro impensabile con i tempi di trasferimento dei pazienti in altro nosocomio della ASL. Si osservi altresì che il territorio dell’Alto Sangro, nel periodo corrente, ma in realtà in tutto per tutto invernale, raggiunge un numero elevatissimo di presenze che all’incirca ammontano a centomila persone, alle quali vanno garantiti i servizi di assistenza sanitaria fondamentale come quella di cui trattasi.
Del resto, l’asserita carenza di organico, va risolta nei tempi e con le modalità reintegraive, sostenute dal sistema sanitario regionale, giammai con la eliminazione di servizi sanitari imprescindibili, che implicherebbe l’assunzione di responsabilità nei confronti degli utenti”. Il primo cittadino, quindi, ha concluso la nota invitando e diffidando gli organi in indirizzo, “Ognuno per quanto di competenza, a revocare la determinazione della pronta diponibilità integrativa della guardia medica nella sede ospedaliera si Castel di Sangro. Caruso è lapidario: “Sento il dovere di avvertire i predetti, che in difetto, mi vedrò costretto a tutelare gli interessi della comunità in ogni sede competente ivi compreso la magistratura ordinaria“.
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