Castel di Sangro: tragica fine per Dante Gagliardi, trovato senza vita alla Madonna degli Eremiti
Dopo ore di voci incontrollate e speculazioni, finalmente è arrivata la conferma ufficiale che ha fatto luce sulla vicenda. Abbiamo scelto di non pubblicare nulla fino a quando non avessimo avuto informazioni certe: rispetto per il nostro concittadino e per la verità ci hanno imposto di attendere il responso medico.
Nel frattempo, però, non sono mancate le solite “balle” che hanno invaso la rete e le chiacchiere di paese, alimentando un circo di disinformazione e mancanza di rispetto. Ora i fatti sono chiari, e li riportiamo senza sensazionalismi né inutili supposizioni, con l’attenzione che questa situazione merita.
CASTEL DI SANGRO – Una morte improvvisa, seguita, dopo 48 ore dal decesso, da un attacco da parte di animali selvatici. È questa la triste sorte di Dante Gagliardi, pastore di 74 anni, trovato privo di vita ieri mattina nei pressi della Chiesa degli Eremiti. Il medico legale Alessio Belli, dopo una ricognizione sul corpo, ha stabilito che le ferite provocate da morsi di animali, probabilmente cani o lupi, sono avvenute post mortem, mentre il decesso sembra essere stato causato da un malore improvviso, forse un attacco cardiaco.
Un ritrovamento drammatico
Il corpo di Gagliardi, dilaniato in parte da morsi, giaceva all’interno della sua Fiat Panda 4×4, rimasta con la portiera aperta, parcheggiata in una zona isolata. Secondo le prime stime, l’uomo sarebbe morto almeno 48 ore prima del ritrovamento, avvenuto grazie ad alcuni passanti che, notando l’auto ferma e il corpo senza vita, hanno immediatamente allertato i soccorsi. Sul posto sono giunti i sanitari del 118, i carabinieri di Castel di Sangro e il capitano Giuseppe Testa, che hanno transennato l’area per consentire i rilievi.
“Ho visto la macchina ferma e ho capito subito che qualcosa non andava. Ho chiamato i soccorsi, ma era troppo tardi“, ha raccontato uno dei passanti che ha dato l’allarme.
Una vita di solitudine e riservatezza
Gagliardi era una figura discreta, conosciuta in paese per il suo carattere riservato. Viveva in una zona isolata del capoluogo sangrino e preferiva la compagnia della natura alla vita di comunità. “Dante aveva scelto la solitudine e la discrezione. È una morte che colpisce profondamente, legata forse al dramma della solitudine“, ha dichiarato il sindaco di Castel di Sangro, Angelo Caruso, visibilmente scosso.
Nonostante fosse poco presente nelle vie del paese, la notizia della sua tragica scomparsa ha sconvolto l’intera comunità. “In paese non si parla d’altro, è una tragedia che ci lascia senza parole“, ha aggiunto il sindaco.
Le prossime decisioni
Il caso è ora nelle mani del pubblico ministero, che nelle prossime ore deciderà se procedere con un’autopsia per chiarire tutti i dettagli o rilasciare il nulla osta per i funerali. La vicenda pone l’accento non solo sul dramma della solitudine, ma anche sui rischi legati alla presenza di animali selvatici nelle aree rurali.
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