Frammentazioni, malumori e divergenze da tempo hanno portato al commissariamento del Circolo Pd di Castel di Sangro,  ad oggi, tenuto a reggenza da Domenico Neri, politico navigato, ex sindaco di Pescasseroli ed ex presidente della Comunità Montana.

Ruolo recitato con arte, equilibiro e fermezza per far tornare il sereno, sotto il cielo castellano. Compito assolutamente difficile considerando gli effetti della campagna elettorale a Castel di Sangro con due tesserati  in seno al gruppo di Progetto Comune che negarono l’appartenenza al partito di Renzi per non pregiudicare la lista di Fioritto dichiarata “civica”.

Fatto sta che i consiglieri comunali di minoranza (Carnevale e Marinelli) alla corte del “leader maximo” hanno dovuto digerire l’ennesimo rospo con ostentata nonchalance mentre affermava che “D’Alfonso è un politico di mezza tacca”. Di questo e certamente tanto altro si parlerà venerdì 11 marzo nel corso di una riunione convocata dal Partito Democratico per rinnovare gli organi dirigenti ed individuare il presidente del circolo locale.

Domenico Neri – abilmente – non si esprime in nessun modo sull’increscioso episodio avvenuto durante l’Assise Civica. “Fioritto è un simpatizzante ma non è formalmente iscritto al partito. Avrà occasione di chiarire il modo irrituale che ha deciso per esprimere le sue opinioni – ha dichiarato a TeleAesse. “Certamente sono comprensibili i disagi subiti dalla scoppietttante campagna elettorale con il governatore D’Alfonso che ha manifestato aperta simpatia e stima per l’antico amico di cordata Caruso “.

Insomma, calma apparente e tregua. Però sono più che immaginabili tensioni e spaccature all’interno del Circolo Pd castellano considerando che ai supertesserati Carnevale e Marinelli  va di merito la nomina dirigenziale. Diatribe, tradimenti e chiacchiericci, ma Neri spera di ricucire gli strappi e far effettuare le elezioni interne. Forse l’impresa più difficile dell’ excursus politico del pescasserolese.