Coronavirus, Marsilio vuole bene a Castel di Sangro? Apra la rianimazione. Intanto Sciullo scrive al governatore
Per il momento è Roberto Sciullo a combattere da solo la battaglia per la riapertura del reparto di rianimazione all’ospedale di Castel di Sangro, “in mezzo a tanti indiani“, scrive emblematicamente sul social.
Il sindaco di Pescocostanzo scrive al governatore Marsilio, che in un audio recente dichiara la vicinanza a Castel di Sangro, forse, dimenticando che sotto il suo governo si è proceduto alla chiusura della chirurgia. Tra i destinatari della nota c’è anche l’assessore alla sanità Nicoletta Verì ed i vertici della direzione generale dell’Asl 1.
In sostanza Sciullo fa notare come la Regione si stia ben adoperando per gestire la questione dell’emergenza sanitaria in corso, aprendo strutture prima chiuse, fino alla costituzione del nuovo padiglione G8. Dunque perchè non procedere con un provvedimento straordinario anche sull’ospedale sangrino?
Nel vicino Molise la giunta regionale di centrodestra sta valutando la riattivazione degli ospedali chiusi: Venafro e Larino, oltre a potenziare quello di Agnone. Toma lo ha detto.
“Proprio in vista di ciò che potrebbe accadere“, insiste il primo cittadino pescolano, “e proprio in virtù di questa situazione straordinaria quei posti potrebbero essere vitali per i degenti in regime ordinario, che hanno diritto di essere assistiti adeguatamente“.
Sciullo inoltre chiede anche “di procedere all’implementazione dei servizi ordinari attraverso i distretti per scongiurare il sovraffollamento del pronto soccorso, evitando di distogliere il personale dall’emergenza e possibili contagi, nonchè a prevenire situazioni di psicosi“.
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