Ieri Castel di Sangro ha vissuto un pomeriggio di festeggiamenti e spiritualità in occasione della festa di Sant’Orsola, una figura venerata per la sua dedizione e il suo amore per i giovani. La messa, celebrata da Don Domenico Franceschelli nella Chiesa di San Giovanni in Piazza Plebiscito, ha visto la partecipazione della comunità, in particolare dei bambini dell’Istituto Sant’Orsola che da decenni opera a Castel di Sangro.

La celebrazione è stata animata dalla vivace presenza dei piccoli alunni della scuola materna e del nido, che, accompagnati dalle famiglie, dalle maestre e dalle suore, hanno riempito la chiesa di colori e gioia. Durante la funzione, Don Domenico ha posto sotto la protezione di Sant’Orsola i bambini, invitandoli a guardare alla santa come esempio di fede e virtù.

Un momento significativo della messa è stata la preghiera alla statua di Sant’Orsola, recentemente donata dalla parrocchia alle suore dell’istituto, che da anni si prendono cura dei più piccoli. Questo gesto ha sottolineato il forte legame tra la comunità parrocchiale e le suore che dedicano la loro vita al servizio degli altri. Suor Angela ha ringraziato don Domenico per il dono ricevuto, sottolineando inoltre il legame con Don Nicola, parroco di Ateleta e Castel del Giudice.

Il pensiero è andato anche alla cara Madre Aurora, originaria di Ateleta, che è stata molto amata da tutti coloro che l’hanno conosciuta: è stata una colonna portante dell’Istituto di Sant’Orsola lasciando un segno profondo nella vita dell’Istituto.

Sant’Orsola, martire e patrona degli educatori, è conosciuta per la sua determinazione nel guidare i giovani verso un cammino di fede. La sua vita, segnata dalla scelta di consacrarsi a Dio e dalla missione di prendersi cura dei più fragili, rappresenta un faro di speranza e ispirazione per tutti.

La messa di ieri è stata un’occasione per ricordare quanto sia importante sostenere e accompagnare i giovani nel loro percorso di crescita. La festa di Sant’Orsola, quindi, si è trasformata in un abbraccio collettivo, un momento in cui la comunità di Castel di Sangro ha riaffermato i valori di solidarietà e condivisione, seguendo l’esempio luminoso della santa.