Il Museo Civico Aufidenate di Castel di Sangro, in provincia dell’Aquila, ha registrato un’impennata delle visite nel corso del 2023. Secondo i dati consuntivi forniti dall’ente gestore, il museo ha accolto oltre 3.671 visitatori, un aumento del 50,39% rispetto all’anno precedente e il 76,66 rispetto al 2021.

Il motivo di questo incremento è da attribuire ad una serie di fattori, tra cui la nuova direzione della struttura Museale, la crescente attenzione per la cultura e la storia locale, e le iniziative di promozione del museo da parte del direttore Arch. Mario Rainaldi e dei suoi collaboratori.

Il museo, ospitato nei locali dell’ex Convento della Maddalena, espone una ricca collezione di reperti archeologici che testimoniano la storia della città e del territorio circostante. La collezione comprende testimonianze che vanno dalla preistoria all’epoca romana, tra cui ceramiche, bronzi, sculture e iscrizioni, senza dimenticare le importanti sezioni della War Museum e della Pesca a mosca.

Nel corso del 2023, il museo ha ospitato diverse iniziative culturali e sportive, tra cui il Campionato Italiano di tiro con l’arco, convegni, conferenze e visite guidate. In particolare, è stata sede del MABArt (progetto promosso dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, in attuazione del Piano Nazionale Scuola Digitale) oltre ad una serie di eventi con la partecipazione di personalità come il sottosegretario Vittorio Sgarbi, il giornalista Alan Friedman ed il presidente del SCC Napoli Aurelio De Laurentiis.

“L’aumento delle visite al museo è un segnale positivo per la cultura e il turismo del territorio – dichiara il direttore Arch. Mario Rainaldi – Il museo rappresenta un importante punto di riferimento per la conoscenza della storia di Castel di Sangro e del suo comprensorio. La pianificazione strategica, durante questa fase, sta portando esiti favorevoli, tuttavia questi dati ci spingono a migliorarci quotidianamente“.

Proprio in questi giorni è stato trasferito presso il Museo Civico Aufidenate un importante ritrovamento archeologico durante alcuni scavi. Si tratta di un pezzo unico ed esclusivo, che arricchirà notevolmente la collezione del museo e attirerà tantissimi nuovi visitatori nel corso degli anni. Il ritrovamento è un’importante testimonianza della civiltà Aufidenate, che rivivrà grazie a questo nuovo reperto.

Michele Di Franco