Importante conquista delle “Donne per la salute”. A Castel di Sangro arriva lo S.T.A.M.
Castel di Sangro – Tirano un sospiro di sollievo le donne del comprensorio sangrino. A breve, infatti, sarà istituito il Servizio di Trasporto Assistito Materno (STAM) . Lo ha assicurato l’Assessore alla sanità Paolucci al Comitato civico “Donne per la Salute“, dopo aver attentamente esaminato il progetto, inviato una settimana fa dallo stesso Comitato, il quale lo ha convinto ad organizzare, senza indugi, risposte adeguate a fronteggiare le emergenze ostetrico ginecologiche nell’Alto Sangro.
A Castel di Sangro, come noto, dal 2007, il Punto Nascita è stato “temporaneamente sospeso”. Stessa sorte per il reparto di Ostetricia sospeso per il periodo estivo nel 2008, con la futile motivazione della “difficoltosa programmazione delle ferie”. A detta del Comitato civico, “chiusure facilitate dal silenzio-assenso dell’amministrazione in carica che fece ingoiare un amaro boccone alle donne di tutto l’Alto Sangro”.
Oggi, a distanza di 7 anni, le “Donne per la Salute” proclamano di portare a casa un grande risultato:” Abbiamo convinto l’Assessore a cominciare da qui, perché siamo il territorio più lontano dai grandi ospedali regionali ed è indispensabile organizzare e attivare senza ritardi una rete che consenta di rispondere ai bisogni di un’area geografica montana, per il percorso nascita e per la soluzione delle emergenze.
Le oltre 3.000 firme raccolte con impegno nei mesi scorsi da giovani donne e madri dell’Alto Sangro ci hanno stimolato a aiutato a trovare una soluzione che potrà almeno scongiurare il ripetersi dei luttuosi avvenimenti accaduti qualche mese fa, nel quale , lo ricordiamo, una giovane mamma perse il suo bimbo mentre correva a gran velocità verso l’ospedale di Isernia”.
L’assessore Paolucci, sta concordando con il direttore generale ASL Silveri, modalità e tempi di attivazione del servizio che la Regione ha deciso di avviare in via sperimentale nell’Alto Sangro. I tempi di accesso e le difficoltà orografiche ad ospedali HUB della Regione Abruzzo –a più di 100 km. di distanza- impongono la stesura di linee guida che definiscano le modalità di trasferimento delle gravidanze a rischio verso strutture provviste di STEN (Servizio trasposto Neonatale) in grado di garantire cure tempestive di livello superiore.
Lo STAM, rappresenta uno degli strumenti irrinunciabili per una migliore assistenza alla nascita, e consentirà di riqualificare, in maniera integrata, i servizi territoriali ed ospedalieri per garantire assistenza alla gestante anche con gravidanza a rischio per patologia materna o fetale o per nascita pretermine. La dotazione minima del Servizio prevede ginecologi, pediatri, ostetriche e dunque consentirà di avere sul territorio figure mediche indispensabili a sviluppare un adeguato livello di assistenza alle donne ed ai futuri bimbi dell’Alto Sangro, ad attivare nuovi ambulatori ospedalieri e territoriali.
Il personale necessario potrà essere in gran parte individuato all’interno dell’ASL stessa, recuperando anche quelle figure professionali (osteriche e ginecologi) in carico all’ospedale di Castel di Sangro ma finora sotto utilizzate nel P.O. di Sulmona.
“L’ascolto e l’attenzione che l’Assessore ci ha dedicato ci lasciano ben sperare ma saremo attenti e vigili affinchè questa promessa venga mantenuta”, conclude la nota del Comitato.
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