Katia Buonandi: Il racconto di una donna, una piccola grande storia autobiografica nei negozi digitali e in libreria
La scrittrice è orgogliosa di aver portato "la bellezza" a Castel di Sangro in provincia dell'Aquila
Il racconto contenuto nelle pagine de I mille colori della passione ci svela con ritmo e freschezza il percorso di una figlia, donna, moglie, madre, imprenditrice che crede fermamente nelle risorse del suo territorio e investe tutta se stessa per realizzare una attività di successo che la proietta a pieno titolo negli alti vertici nell’imprenditoria femminile.
Questa innata propensione che attraversa fin dalle prime pagine il libro e poi diventa consapevolezza, permette all’autrice di raccontare una storia di vita che sia da stimolo per tutti coloro che decidono di “restare” e “migliorare” la propria comunità.
Raffina inoltre, il percorso professionale in cui Katia ricolloca il binomio del concetto di estetica (ed estetista) al concetto di “benessere” della persona. L’autrice ha sempre considerato la bellezza come un tratto caratterizzante del benessere; e i suoi studi si sono sempre orientati in tal senso.
La bellezza è anche certezza di andare avanti con metodo e impegno fino a compiere una piccola grande rivoluzione culturale, sociale ed economica nella sua stessa cittadina.
Questa avventura e questa scelta certamente non facili, sono state motore propulsivo per incoraggiare sempre più persone a dedicarsi a questa grande possibilità: “Io resto”.
“Vorrei far capire a chi mi dice – sottolinea la scrittrice Katia Buonandi – ‘Tu sei sprecata qui a Castello’ che non è così. Sprecata per chi? Sprecata per cosa? Chiedo io. Cosa dovrebbe esserci al di fuori di queste valli, dei suoi allegri abitanti, dei suoi giovani imprenditori che non hanno mai avuto paura di scegliere la strada dell’innovazione? Qui a Castello siamo una piccola avanguardia e per me è un vanto poterne fare parte. Sono orgogliosa di essere stata, ai miei tempi, una delle più giovani imprenditrici donne della Regione. E ancora di più lo sono per aver saputo comprendere le esigenze delle persone, prima ancora che del mercato. Perché il nostro mestiere è fatto per le persone ed è a loro che dobbiamo guardare”.
La ragionevolezza del percorso di Katia Buonandi sta nella sua continua ricerca; già imprenditrice con la sua attività a Castel di Sangro: Dermoartestetica, si specializza in naturopatia dedicandosi all’insegnamento e testimoniando anche con quest’opera il suo desiderio di condivisione e divulgazione.
L’autrice in una scrittura viscerale abbraccia le sue radici: quel Castel di Sangro in cui fra lontananze e presenze ha vissuto e riunito tutta se stessa.
Katia ha studiato e si è formata altrove per poi per tornare a Castel di Sangro in un vortice di emozioni fra odio e amore.
Ha superato, come tutta la comunità, un terremoto, quello del 1984: ha avuto un padre musicista, preziosissimo, come del resto la famiglia tutta, che le ha insegnato l’arte del lavoro fra disciplina e metodo.
Katia ha concretizzato le opportunità di lavoro che le sono state offerte fino a intuire senza improvvisazione o azzardi, strade imprenditoriali di successo in cui le relazioni, oltre lo studio, sono state fondamentali. I colleghi, le colleghe, gli studenti, i clienti: ogni relazione per Katia, lo si legge in questa biografia, rappresenta un modo leale di attraversare la vita quotidiana. Al centro di tutto l’amore: Dimitri è architrave, il porto sicuro con cui generare i suoi gioielli più preziosi: William e Valerio.
Sicuramente la vita non è facile, ma questo libro corrobora l’idea che un sogno costruito giorno per giorno, anche nella avversità, può nella realtà concretizzarsi, come le più belle favole a lieto fine.
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