La Basilica di Castel di Sangro diventa digitale grazie all’Istituto Patini – Liberatore
Si è svolta ieri sera alle ore 18:00 presso la Basilica di Santa Maria Assunta di Castel di Sangro, la presentazione del progetto MIUR alternanza scuola-lavoro dell’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Patini – Liberatore” intitolato “Digitalizzazione del patrimonio artistico della Chiesa Matrice di Castel di Sangro“.
Il pubblico, giunto numeroso per assistere alla presentazione, è stato intrattenuto anche dall’orchestra d’istituto diretta dal Maestro Francesco Mammola. Unitamente alla guida cartacea la Basilica di Santa Maria Assunta, da oggi sarà dotata che di un sistema digitale per la valorizzazione della chiesa e delle sue opere.
Gli interventi dei relatori hanno messo in rilievo l’importanza della pubblicazione, frutto di ricerche storiche e artistiche sulla Chiesa Matrice, gioiello e scrigno di tesori artistici. In una sinergia vincente fra Scuola, Curia e Università Federico II di Napoli, tramite il percorso di alternanza scuola-lavoro, gli studenti hanno realizzato un prodotto bilingue, in italiano e inglese, in forma cartacea e digitale, che permetterà a tutti di seguire un percorso conoscitivo della Basilica, da un punto di vista sia artistico che teologico.
Grazie all’applicazione “Tolkart” sviluppata appositamente per questo scopo dal Professor Angelo Chianese dell’Università di Napoli, il cittadino potrà scoprire le bellezze racchiuse all’interno della basilica semplicemente ascoltando la voce guidata del dispositivo.
“L’importanza di questo lavoro dichiara la professoressa Dell’Erede risiede nella realizzazione di un’opera che sarà fruibile in cartaceo e in digitale, anche in connessione remota, grazie ad una modernissima tecnologia. Antico e moderno insieme, in una fusione che si concretizza come dono per l’intera comunità ma anche per il territorio circostante“.
“La volontà continua la docente è quella di continuare con altri monumenti, creando un itinerario di bellezza e di arte dal valore storico e religioso che renderà più attraente il territorio anche dal punto di vista turistico“.
Michele di Franco
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