Milano, studenti sangrini negli studi ‘Sky Sport’. Video e interviste
A TeleAesse parlano i protagonisti della recente gita a Milano – organizzata dall’Associazione ‘Spazio Pieno” – i quali hanno vinto il soggiorno nel capoluogo lombardo per visitare gli studi di Sky Sport 24. Esperienza che per alcuni di loro potrebbe rimettere in discussione gli indirizzi di studio, in futuro, per tentare la scalata difficile – ma non impossibile – al giornalismo sportivo.
Edoardo Frati, 21 enne vive ad Ozzano (Bo) e nella categoria ‘Giovani’ si è classificato al primo posto nel concorso “Scriviamo lo Sport”. Ecco la sua testimonianza:
“Ah, ricordati che la prossima volta ti devo dare la locandina di un concorso di giornalismo sportivo che potrebbe interessarti”. “Che concorso?” “Non so, la locandina me l’ha data mio padre, ma a mio padre l’ha data un suo collega appassionato di giornalismo, non so perché”. È così che è avvenuto il mio primo contatto con ScriviAmo lo Sport, ed è così che finisce la ricostruzione per capire come, da Castel di Sangro, quella locandina sia arrivata fino a Ozzano dell’Emilia, in provincia di Bologna. Io, una mia amica, suo padre, un suo collega, e poi la sequenza si perde. Peccato.
In ogni caso, ero totalmente all’oscuro di cosa realmente si trattasse. Ma è locale o nazionale? In quanti parteciperanno? è il caso di provarci?
Dopo vari tentennamenti, per fortuna mi sono risposto di sì, mi sono risposto che la passione per la scrittura, e più in particolare la passione di raccontare lo Sport, prevaleva su ogni dubbio e insicurezza che animano un ragazzo con un modulo d’iscrizione in mano. Poi, dopo essermi informato, dopo aver visto i premi, l’organizzazione, e i principi che avevano portato all’ideazione del concorso (non mi permetto di scrivere qualcosa in memoria di Graziani perché sarebbe forzato e ipocrita: posso solo esprimere tanta solidarietà nei confronti di colui che poteva essere un potenziale, futuro, appassionato collega), non avevo più dubbi a riguardo. Scritto il pezzo, letto e riletto qualche centinaio di volte, inviato.
Sarà arrivato? Sarà centrato? Sarà piaciuto? Quasi un mese di attesa, poi la mail che aspettavo: convocato alla premiazione. A Castel di Sangro.
Ma dov’ è Castel di Sangro?
Non avevo nemmeno idea di dove fosse. Ah, vicino L’Aquila! Beh, una discreta gita fuoriporta. Facciamola.
Mi accolgono calorosi alla premiazione, respiro un’aria a me nuova ma inevitabilmente familiare, piena di sorrisi, allegria, gentilezza e ospitalità. È proprio un bel paese, penso.
La premiazione va come meglio non poteva, primo premio e tante congratulazioni.
Avrei voluto accettare la cena che mi era stata proposta, sfruttare l’ospitalità che mi era stata offerta, ma Bologna e il Nord Italia mi richiamavano all’ordine.
Lascio Castel di Sangro promettendo a me stesso di trovare un motivo per tornarci. Poi, finalmente, il 21 ottobre il capitolo conclusivo di questa bella storia: la visita agli studi di Sky Sport. Chissà quante volte mi sono immaginato a condurre un telegiornale sportivo, a far la telecronaca di una partita, a riportare le notizie più fresche, nei panni dell’inviato.
È il mio sogno, e dopo aver visto il modello lavorativo che è applicato in quell’azienda, lo è ancora di più. Illuminanti le parole di Francesco Pierantozzi (capo redattore) e di Massimo Corcione (managing director), i quali con stili differenti, ma animati dalla stessa insanabile passione, ci hanno trasmesso i valori, i doveri, le difficoltà e i piaceri del loro lavoro, affascinando i “grandi” del gruppo e divertendo i “piccoli”.
Più in generale, un tour intenso e interessantissimo: dalla spiegazione della tecnologia che sta dietro a un nostro annoiato “zapping” (non guarderò più la tv con gli stessi occhi), alla visita agli studi televisivi, all’incrociare nei corridoi i volti dei giornalisti che più stimi, agli incontri sopra citati. Ciliegina sulla torta, la testimonianza inattesa di Fabio Caressa.
Arrivato a questo punto non mi rimane che ringraziare, ringraziare davvero e infinitamente, uno a uno tutti gli organizzatori, sviluppatori, partecipanti e accompagnatori dell’evento, in particolare Alessandro ed Erminia, che sono stati i miei due principali referenti e i quali ringrazio della loro indescrivibile disponibilità nei miei confronti. È stato davvero una soddisfazione dopo l’altra la partecipazione a questo concorso, per cui devo ringraziare, astrattamente, anche le circostanze e gli eventi a me sconosciuti che hanno portato quella locandina nelle mie mani, ed hanno quindi portato me a conoscere Castel di Sangro e la sua splendida gente”.
Angelo Sciullo, 17enne di Pescocostanzo è studente del liceo scientifico, lui è il 1° classificato nella categoria ‘Ragazzi’. Di seguito le sue impressioni:
Quale resterà il ricordo più bello di questa esperienza presso gli studi di Sky?
Alberto: “Mi aspettavo molta tecnologia, ma non a questo livello”
Mattia: “Si, un po’ me l’aspettavo, ma sono rimasto comunque molto sorpreso!”
Mattia: “Io vorrei fare il telecronista!”
Alberto: “Io vorrei diventare giornalista, ma mi piacerebbe anche fare il telecronista!”
Mattia e Alberto (insieme): “Ovviamente si!”
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