Ho conosciuto Elio Caruso (in arte Elvis) agli inizi degli anni Sessanta, ai tempi della partecipazione di Castel di Sangro al concorso radiofonico “La conca d’argento”, indetto dalla sede Rai di Pescara.

Con lui presi parte, unitamente a molti altri giovani castellani, alla formazione del Coro Folcloristico locale, che riprendeva un’antica e gloriosa tradizione sotto la guida del M° Lorenzo Mannarelli e successivamente del Dott. Tito Fulvio Porru. Nel 1962 Castel di Sangro si aggiudicò l’ambito trofeo della “Conca d’Argento”, grazie proprio all’impegno dei giovani castellani che si cimentarono nella gara canora e artistica con diverse formazioni – Coro Folkloristico, complessi di musica leggera, teatro dialettale e poesia.

Elio, per disponibilità e versatilità musicale si distinse particolarmente, sia come componente del gruppo folcloristico sia come animatore di un complesso di musica leggera nel ruolo di chitarrista. Quella scelta giovanile la coltivò come autodidatta per tutto il resto della sua vita attiva. Tanta era la sua bravura che gli venne tributato il nome d’arte “Elvis”, con chiaro riferimento al celebre chitarrista.

Con la sua morte scompare un personaggio della storia musicale e artistica castellana in cui il nostro Elvis , nell’arco di oltre mezzo secolo, ha svolto un ruolo significativo e indimenticabile (nella foto, alla chitarra Elvis, alla tastiera Paolo Amorosi).

Terzio Di Carlo

Ancora una volta TeleAesse ringrazia New Star Movies per la gentile concessione del video edito dal sito www.carminericcio.it