Ospedale Castel di Sangro, a breve l’attivazione della neurochirurgia ambulatoriale
Con grande soddisfazione viene annunciata dal manager della ASL, e dal sindaco di Castel di Sangro, l’apertura di un ambulatorio di Neurochirurgia presso il nosocomio sangrino.
L’importante iniziativa della ASL 1 Abruzzo è in linea con la riprogrammazione dei percorsi assistenziali di ASL che, nell’idea del direttore generale, dovranno necessariamente prevedere un miglioramento dell’offerta agli utenti, una sua maggiore omogeneità, e una valorizzazione degli ospedali periferici che possono rappresentare un’opportunità per incrementare la mobilità attiva e ridurre quella passiva in ambito chirurgico. Tutto questo specialmente dopo l’emergenza COVID.
“Dopo l’apertura di un ambulatorio oncologico gestito dal prof. Enrico Ricevuto, docente dell’Università dell’Aquila – afferma Testa – ora è la volta di un professionista di primo piano dell’Azienda, il dott. Alessandro Ricci, che, già fortemente operativo all’interno del nosocomio aquilano, ha accettato con entusiasmo questo progetto. A partire da lunedì prossimo sarà possibile prenotare al CUP una visita di Neurochirurgia e sarà lo stesso dott. Ricci, sabato 18 luglio, a effettuare le visite ambulatoriali, che gestirà successivamente insieme alla sua équipe. Ringrazio il suo reparto per questa prova di professionalità e di attaccamento all’Azienda“.
“Ho accolto favorevolmente la proposta del Direttore Generale – commenta Ricci – poiché ritengo che questa sia l’organizzazione da dare a una ASL estesa come quella di Avezzano-Sulmona-L’Aquila. La presenza capillare sul territorio degli specialisti è essenziale per centralizzare nei centri HUB (principali) i pazienti che necessitano degli interventi più importanti, ed è dall’entità della casistica che deriva la qualità di un reparto ospedaliero.
Sto lavorando – conclude – per potenziare l’Unità Operativa Complessa di Neurochirurgia dell’Ospedale San Salvatore e sono convinto che tale potenziamento passa attraverso una fidelizzazione con l’utenza. Il piccolo sacrificio che andremo a fare noi specialisti porterà frutti importati sia ai pazienti che all’Azienda per cui lavoro“.
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