Presidio ospedaliero Castel di Sangro, D’Amico: “Sopravvivenza garantita attraverso l’interazione con Sulmona, L’Aquila e l’accordo di confine con il Molise”
Soddisfacente l’incontro odierno che si è tenuto a L’Aquila con l’Assessore alla sanità Nicoletta Verì. A riferirlo a TeleAesse è la presidente del consiglio comunale di Castel di Sangro, Michela D’Amico.
Nel corso della discussione “E’ stata ribadita la volontà regionale di mantenere l’offerta sanitaria del nostro presidio ospedaliero, potenziandola attraverso l’interazione con i presidi ospedalieri di Sulmona e L’Aquila“, illustra la dottoressa D’Amico.
“La sinergia con i presidi aziendali – continua – consentirà di colmare le eventuali carenze di personale (nelle more dell’espletamento delle procedure concorsuali di reclutamento del personale sanitario) in uno con l’osmosi delle attività specialistiche afferenti la degenza e l’attività ambulatoriale, che renderà più attrattivo il nosocomio. A ciò si aggiungano accordi di confine con la limitrofa regione Molise, collaborazioni sempre più progressive, sollecitate e coordinate dall’assessorato alla sanità di regione Abruzzo, per consentire maggiore migrazione verso il nostro territorio, sicchè da generare flussi di mobilità attiva: ossigeno per l’economia di sistema“.
“Sostanzialmente – precisa D’Amico – il nuovo modello organizzativo per il nostro presidio ospedaliero, all’insegna del cambiamento in termini gestionali, ma al contempo conservatore dei livelli di assistenza che tipizzano la struttura ospedaliera sangrina“.
“Allo studio anche caratterizzazioni specialistiche che potrebbero essere certificate; l’utilizzo della tecnologia consentirà di efficentare i processi di refertazione. Il progetto elaborato dalla regione, rispettoso anche delle indicazioni suggerite dall amministrazione comunale – conclude il presidente del consiglio – sarà sottoposto all’approvazione del tavolo di monitoraggio ministeriale a fine luglio. L’amministrazione comunale seguirà i lavori e gli esiti affinché siano soddisfatti i bisogni di cura della popolazione“.
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