‘Progetto Comune’ attacca Caruso: “Catastrofico riaffidare la gestione rifiuti alla ‘Castel di Sangro Multiservizi’ “
Il Gruppo di Fioritto esprime perplessita sulla pessima gestione dello smaltimento dei rifiuti
Il Gruppo consiliare “Progetto Comune” esprime preoccupazione per le dichiarazioni del Sindaco Angelo Caruso sulla revoca dell’affidamento al COGESA del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. I consiglieri di Fioritto analizzano la situazione dalla quale emerge una visione pessimistica: “Le vicende dello smaltimento dei rifiuti si trascinano da 20 anni senza che vi sia una strategia chiara e, soprattutto, un servizio efficiente: come abbiamo da poco rilevato in consiglio comunale, il comune non ha mai di fatto applicato le norme nazionali sulla raccolta differenziata applicando sempre le tariffe più elevate. Solo dal dicembre 2014 a fronte di una gestione disastrosa da parte della Castel di Sangro Servizi SRL, società interamente partecipata dal comune, è stato affidato al COGESA il servizio: ora il sindaco minaccia la revoca scaricando sul nuovo gestore le responsabilità di 20 anni di pessima gestione”.
“Progetto Comune” attacca: “È l’ennesima prova dell’incapacità di gestire un servizio vitale per i cittadini da parte dell’amministrazione comunale. In effetti, con una recente delibera, del 28 luglio, la giunta comunale di Castel di Sangro ha provveduto a prorogare di un mese la gestione del servizio al COGESA in attesa di un finanziamento regionale di 80.000 euro per l’acquisto dei cestelli necessari per avviare la raccolta differenziata. Ora, a quindici giorni da questa delibera, il sindaco decide di revocare l’affidamento”.
La “Minoranza”, dunque, esprime perplessità: “La preoccupazione maggiore è legata alla possibilità che l’amministrazione Caruso voglia riaffidare il servizio alla Castel di Sangro Servizi SRL, società partecipata interamente dal comune, che si trova in una disastrosa situazione finanziaria (oltre 200.000 euro di perdite in bilancio), senza un presidente e che è responsabile della pessima gestione del servizio. Di fatto, le norme nazionali, prevedono la liquidazione di tale società; il gruppo di Progetto Comune è preoccupato per la sorte dei circa 20 dipendenti della società e sta studiando una soluzione che possa salvaguardare i posti di lavoro”.
Da qui sorge l’interrogativo: “Come si sia arrivati ad accumulare una perdita così rilevante a fronte di bilanci ufficiali che, fino allo scorso anno, presentavano una situazione in attivo e di chi siano le responsabilità?”
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