Record di tamponi a Castel di Sangro: 471 antigenici effettuati, 3 positivi
In piena terza ondata che ha colpito in questi giorni Castel di Sangro, circa 25 cittadini contagiati, è partita una massiccia campagna di screening nell’ottica di fotografare lo stato attuale della pandemia in città.
Un periodo decisamente delicato per la città sangrina che, la scorsa settimana, ha avviato un ampio processo di vaccinazione per il tutti gli abitanti dell’Alto Sangro, eseguendo presso la ex Comunità Montana oltre 170 vaccini complessivi.
Lo Stadio “Teofilo Patini” è stato da sempre il tempio delle grandi gesta calcistiche di Castel di Sangro ma oggi, vista l’indisponibilità dell’ex Comunita Montana ora adibita a centro vaccinale per l’intero Alto Sangro, è stato trasformato nel tempio della prevenzione. Sono i numeri a parlare chiaro; 471 tamponi antigenici effettuati e solo 3 positivi.
Un risultato assolutamente incoraggiante frutto soprattutto dell’ottima organizzazione di COC e volontari di Protezione Civile, celeri nell’allestimento della nuova sede, ma soprattutto della preziosa disponibilità del personale medico ed infermieristico.
Questo record di tamponi eseguiti in un solo giorno ha visto come attore principale il sindaco Angelo Caruso che, rispondendo immediatamente ad una carenza di tamponi antigenici a Castel di Sangro, è partito dalla città di L’Aquila alla volta di Avezzano, sede della Protezione Civile Regionale, riempiendo il baule della sua autovettura con 2000 tamponi rapidi.
Una corsa contro il tempo per evitare che la macchina sanitaria si inceppasse. La determinazione del primo cittadino è stata tale da arrivare allo stadio Patini quando le scorte di tamponi erano quasi esaurite.
È importante altresì ricordare che l’esiguo numero di positivi, in rapporto alla mole di tamponati effettuati, non deve far certo abbassare la guardia anzi, soprattutto in questi frangenti è importante rispettare i dispositivi di distanziamento e d’igiene per contenere quanto più possibile la pandemia.
Va ricordato alla cittadinanza che il lasso di tempo in cui si è contagiosi con la variante inglese del Covid si è allungato, quindi un tampone negativo non è assolutamente un segnale di tranquillità. Rispettate la quarantena di 14 giorni in caso di contatto stretto e ripetere il tampone dopo una settimana, solo cosi potremo combattere l’insidioso virus.
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