Sanità – Castel di Sangro, Medicina a rischio crollo: Pinuccio sono rimasti solo due medici!
Medicina sull’orlo del colasso. Possono due medici, a turno, gestire notte e giorno venti degenti ricoverati nell’importante unità operativa dell’ospedale di Castel di Sangro? E’ la domanda che giriamo al manager dell’Asl 1 L’Aquila, Avezzano, Sulmona, Rinaldo Tordera. Ma ciò che fa più specie, per non dire altro, è che nello stesso reparto, a Sulmona, peraltro coordinato dall’identico primario, invece, sono in cinque a fare parte del turn-over.
Una sperequazione che la dice tutta sulla considerazione e la reale funzionalità dell’Unità, rispetto a quella del nosocomio peligno. La solita guerra al massacro, denunciata più volte, che sistematicamente torna a galla. E a farne le spese non solo solo i sanitari, costretti spesso a rinunciare ai riposi dopo essere smontati dal turno notturno – pur di garantire la presenza – o a rinunciare alle sacrosante ferie. Viste come un lusso e non come un diritto-necessità.
I proclami del Sindaco, nonchè presidente della Provincia, Caruso e dello stesso Tordera, alla fine si perdono nel classico bicchiere d’acqua che ci rimandano all’antico ritornello: “Tutto va bene, madama la marchesa“. Nessuno potrà negare di non essere stato informato ai vertici: ci sono lettere e numeri di protocollo, addirittuta da giugno scorso, che attestano le precise segnalazioni a chi di dovere. Rimaste inevase, come se nulla fosse. ” Questo è un caso che ben presto sarà denunciato all’ispettorato del lavoro”, sussurano voci di corridoio.
I medici, lodevolmente, non mollano pur operando in regime di stress. Ma fino a quando? Ciò che rassicura tutti, si fa per dire, è che dopo essere andato a “visitare” l’ospedale di Agnone, Pinuccio di “Striscia la Notizia“, potrebbe arrivare anche sulle rive del sangro. Anche se ciò appare avvilente.
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