Castel di Sangro e Roccaraso: la testimonianza dal vivo di Giorgia Benusiglio. “La vita è uno sballo senza droghe”
“La vita è uno sballo senza droga”. E’ il titolo dell’incontro tra Giorgia Benusiglio e gli alunni delle Scuole superiori di Castel di Sangro e Roccaraso. Due intensi momenti consecutivi. Prima al Patini Liberatore e poi nella Sala consiliare del Comune di Roccaraso alla presenza del Sindaco Francesco Di Donato.
La Benusiglio, che ha assunto una “mezza” pasticca di ecstasy all’età di diciassette anni che l’ha gravemente danneggiata tanto da doversi sottoporre in extremis a un trapianto di fegato rimanendo “paziente tutta la vita”, ha parlato al cuore dei ragazzi raccontando senza filtri la propria esperienza.
«Nelle mie parole ci sono tanti messaggi di vita», ha spiegato, «tutti pensano che sia l’abuso a fare male, in realtà può essere fatale anche una singola assunzione. Il secondo messaggio è quello che non è importante come cadi, ma come ti rialzi”.
Giorgia, oggi quarantenne, si occupa di sensibilizzare i giovani dando seguito al cammino intrapreso nelle scuole dal padre, scomparso, Mario Benusiglio. «L’obiettivo è fornire gli strumenti necessari affinché i ragazzi possano fare le loro scelte», ha detto, «sono adeguatamente informati e responsabilizzati».
Prima delle numerose domande rivolte dagli studenti sulla toccante storia e sull’uso delle droghe, c’è stata la proiezione di un video contente la lettera del padre, Mario, scritta al Corriere della Sera a sette giorni dal trapianto di fegato di Giorgia.
La Benusiglio nel racconto della propria testimonianza ha inoltre citato più volte la propria donatrice Alessandra. Avvicinandosi al linguaggio giovanile Giorgia Benusiglio ha lanciato l’hastag #nonèimportantecomecadimacometirialzi invitato tutta entrambe le platee a fare una ola alla vita.
Soddisfatta la dirigente Cinzia D’Altorio per questa memorabile giornata di sensibilizzazione che i propri alunni non dimenticheranno facilmente. Palesemente commossi tutti i partecipanti. Il Patini Liberatore, il De Panfilis-DI Rocco e il Serpieri hanno vissuto un incontro che non dimenticheranno facilmente.
Alla scolaresca si sono uniti i giovani della Comunità di recupero Figlia Di Sion aggiungendo anche la loro preziosa testimonianza.
A seguito l’ADMO di Sulmona con Giorgio Pastore ha introdotto e condiviso con la platea il tema dell’importanza di donare gli organi.
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