Esclusivo – Ecco il documento sull’accordo di programma tra Regione Abruzzo, Castel di Sangro e Roccaraso per impianti a fune.
C’è grande interesse in Altosangro e sugli Altopiani Maggiori d’Abruzzo per le prossime sedute dei consigli comunali di Castel di Sangro e Roccaraso, previsti per martedì 28 ottobre. In entrambi le sale consiliari si discuterà di un argomento delicatissimo per lo sviluppo comprensoriale, tale, da rimettere in gioco ed in modo determinante la geografia economica del territorio.
TeleAesse è in grado di fornirvi, prima della discussione, il documento integrale per il quale i sindaci Murolo e Di Donato chiedono l’approvazione ai consiglieri.
Oggetto: “Accordo di programma tra la Regione Abruzzo e i Comuni di Castel di Sangro e Roccaraso per la realizzazione di impianti di trasporto a fune”.
PREMESSO
Che il PAR FAS 2007/2013 Obiettivo operativo III.2.1 è un programma teso a migliorare la mobilità e l’accessibilità dei centri urbani e delle aree montane Linea di Azione III.2.1. nonché a rafforzare e migliorare il sistema di mobilità regionale nei centri urbani e nelle aree montane attraverso l’incentivazione di mobilità di trasporto sostenibili (filovie, funivie, combinazioni intermodali) e la realizzazione di infrastrutture ferroviarie metropolitane;
Che la Regione Abruzzo, come previsto nella delibera CIPE 1/2011 ha provveduto a revisionare la formulazione del par fas, cui si era giunti dopo un ampio dibattito a livello tecnico politico e dopo un processo di concertazione con il partenariato socioeconomico, recependo le seguenti indicazioni.
Che l’obiettivo operativo che il predetto programma intende favorire è lo sviluppo economico delle aree interne attraverso una più agevole fruizione dei comprensori montani, mediante l’integrazione di sistemi di trasporto pubblico ricompresi nella tipologia degli impianti a fune, da connettere con il servizio ferroviario con caratteristiche di metropolitana di superficie, attraverso la realizzazione di nuove fermate ferroviarie e di parcheggi d’interscambio. In particolare il progetto del Servizio Ferroviario Metropolitano Regionale (SFMR) si pone l’obiettivo di migliorare la mobilità dei centri urbani e l’accessibilità ai comuni capoluogo e ai principali centri regionali ( Documenti di riferimento – Piano Regionale Integrato dei Trasporti (PRIT) – Programma Triennale dei Servizi (PTS);
Che la Giunta Regionale d’Abruzzo, in linea con detto programma, con deliberazione n. 500 del 3 agosto 2012 ad oggetto “PAR FAS Abruzzo 2007 – 2013: Rimodulazione del PAR FAS in ottemperanza alla deliberazione CIPE n. 3/2011 e n. 64/2011” ha inserito l’intervento “P1-bacino sciistico Alto Sangro – Piano Aremogna” per un importo complessivo di € 17.131.080,00 nella linea di azione III.2.1.a da attuarsi mediante Accordo di Programma Quadro (APQ).
Che detta assegnazione dei fondi in favore del comprensorio dell’Alto Sangro Alto Piano delle Cinquemiglia è finalizzata alla realizzazione di sistemi di trasporto integrato consistente nella realizzazione di un impianto funiviario dalla Stazione Sant’Ilario alla Piana dell’Aremogna nel territorio di Castel di Sangro, secondo la proposta avanzata dal precitato Comune;
Che al fine della individuazione condivisa di una soluzione efficace e fattibile per il raggiungimento degli obiettivi prefissati dalla provvidenza regionale, i Comuni aderenti al presente accordo di programma hanno elaborato una proposta programmatica più ampia tesa al potenziamento e collegamento preliminare della impiantistica esistente e ciò al fine di assicurare lo smistamento dei passeggeri utenti dell’impiantistica sciistica, poiché ancora distante dal zona dove sono collocate le basi di partenza degli impianti funiviari esistenti nella unica zona possibile, ovvero la località Gravare;
Che tale strategia di sviluppo, fermo restando la prescrizione contenuta nell’oggetto della precitata Misura regionale, persegue efficacemente lo scopo della programmazione di realizzare un collegamento dei centri turistici con Castel di Sangro, al fine di creare un sistema integrato di trasporto aggiungendo l’impianto a fune all’intermodalità già esistente nel bacino della valle del Sangro ed interessante i Comuni di Alfedena, Scontrone, Ateleta, Castel di Sangro e Campo di Giove, nonché i Paesi del Parco Nazionale tra cui Barrea, Villetta Barrea Pescasseroli ed Opi;
Che in tale direzione va ricordato che il Comune di Castel d Sangro ha già approvato con la deliberazione consiliare n.40 del 11/10/06, una proposta poi inoltrata alla Regione Abruzzo, fondata sui principi innanzi specificati, che prevedeva proprio un collegamento funiviario della linea ferroviaria all’altezza della Valle di Sant’Ilario, con la piana dell’Aremogna. A tale iniziativa sono seguite le adesioni delle altre realtà municipali dislocate nella valle del Sangro, specificamente il Comune di Ateleta (D.G.C. n.73 del 9/10/2006), Alfedena (D.G.C.n.129 del 10/10/2006), Scontrone (D.G.C. n.67 del 17/10/2006) e Campo di Giove (D.G.C. ), evidentemente per una forte convinzione sull’intermodalità del trasporto gomma-rotaia-fune nel rispetto dei vincoli ambientali vigenti.
Che, pertanto, le amministrazioni interessate, hanno intrapreso la presente iniziativa, che si fonda sul ragionamento sopra illustrato, ovvero sulla base della considerazione di evitare la realizzazione di un intervento troppo precoce e quindi inefficace rispetto alla portata dell’obiettivo prefissato.
Che il programma generale come rielaborato prevede la realizzazione di una articolata rete di collegamenti funiviari al bacino sciistico Aremogna, principale fulcro delle attività economiche nell’ambito territoriale, con la costruzione di alcuni impianti principali che accedono dal sistema stradario e ferroviario, nonché altri a valenza prioritaria di distribuzione che eliminano I numerosi spostamenti interni via gomma limitando quindi, sostanzialmente, le principali cause di disservizio della rete stradale e dei parcheggi.
Tale priorità viene motivata, inoltre, anche dalla necessità di attendere il completamento dei lavori ferroviari sulla tratta a servizio della nuova stazione di S.Ilario.
Detti collegamenti funiviari interni sono riconducibili alle seguenti tratte principali:
• Pizzalto – Macchione – Gravare;
• Gravare – Toppe del Tesoro;
Collegamento ciclopedonale Stazione Ferroviaria Sant’Ilario di Castel di Sangro – località Aremogna di Roccaraso;
In tal modo una volta rafforzate, con i primi interventi infrastrutturali, le attività già presenti e tradizionalmente rivolte – sebbene ancora in maniera limitata – ad attività destagionalizzanti, si potrà avviare la seconda fase destinata alla realizzazione dei principali collegamenti funzionali “esterni”:
• Castel di Sangro – Gravare; @ € 45.000.000,00
• Passo Godi – Serra Rocca Chiarano – Monte Pratello; @ € 54.000.000,00
• Roccaraso – Pizzalto. @ € 35.000.000,00
• Piano delle Cinque Miglia – Pizzalto @ € 18.000.000,00
La descritta programmazione di interventi, viene meglio e più efficacemente rappresentata nell’’elaborato grafico allegato alla presente, per farne parte integrante e sostanziale.
Va peraltro precisato che dal collegamento funzionale ed intermodale tra i diversi sub comprensori sarà possibile giovarsi per la realizzazione di una serie di piste ciclabili di lunga percorrenza, poiché con il precitato collegamento ciclopedonale vengono collegati I Comuni di Castel di Sangro-Roccaraso-Scontrone-Rivisondoli.
Sotto il profilo procedimentale, stante la impostazione della attività amministrativa già posta in essere, appare opportuno proporre il modello dell’accordo di programma finalizzato non solo ad una semplificazione procedentale ma anche assicurare un valore negoziale a quanto stabilito in temrni di programmazione con particolare riferimento al criterio delle priorità.
Pertanto, in attesa della definizione delle procedure di attuazione prodromiche alla scelta del promotore, si ritiene necessario rappresentare, unitamente ai Comuni di Castel di Sangro, Rivinsondoli e Scanno, alla Regione Abruzzo, la elaborazione programatica contenuta nella presente deliberazione, con la disponibilità del Comune di Roccaraso improntata nel senso innanzi accennato, nella prospettiva di un’attuazione realisticamente praticabile. A latere della iniziativa in parola necessita salvaguardare le aree libere comunali e/o pubbliche, inibendo di ogni possibile insediamento medio tempore richiesto.
2 Comments
nuovoastro
24 ottobre 2014 at 20:44Invito però chi ha redatto questo documento a tradurlo… Di Donato sta andando chiaramente contro il suo stesso comune, e già solo questo fa capire che gatta ci cova.
Ma almeno si abbia la bontà di mostrare dei dati, non dico tanto ma almeno far finta di inventare qualche numero per capire perché un collegamento diretto tra Sant’Ilario e l’Aremogna che taglierebbe fuori sia ovviamente il centro abitato di Roccaraso (e vabè, l’hanno votato loro a Di Donato e se lo tengono, l’Italia è bella perché gli elettori non si informano e votano a chi li rivodica meglio), sia però Castel di Sangro (!!!), sarebbe buono per il territorio. Sperò che prima di chiedere la spesa di tutti questi milioni li abbiano cacciati due spicci per far fare un bello studio del nostro territorio ad un esperto di marketing o ad un economista, per avere i dati di sviluppo alla mano.
Davvero sono spiazzato, a parte ai proprietari delle piste (ma in maniera relativa considerando che starebbe spesso chiusa sta funivia), a chi giova tutto questo?
stefano55
25 ottobre 2014 at 11:45E’ pura fantascienza …:) E se non fosse fantascienza sarebbero da ricovero presso un istituto di igiene mentale gli amministratori che propongono un tale spreco di risorse in un periodo di crisi nera come questa solo per ingrassare un paio di ditte di costruttori e forse i proprietari degli impianti di risalita gia’ esistenti nel comprensorio Roccaraso-Aremogna ! Impianti a fune per migliorare la mobilita’ dei centri montani….:))))))) E’ una ripetizione ancora piu’ insensata del progetto di infrastrutturazione del Monte Greco (il trenino…) miseramente naufragato grazie alla lotta di migliaia di cittadini abruzzesi che allora come oggi non hanno nessuna intenzione di permettere la devastazione di aree bellissime tutte gia’ vincolate nelle Rete Natura 2000 da parte di politici sprovveduti ed incapaci. Grazie Teleaesse per la notizia …da oggi lavoreremo affinche’ il progetto non abbia alcun futuro !