Federalberghi: “Stagione invernale da record in Abruzzo, ma la costa e Teramo soffrono”
Abruzzo, gennaio 2025 – Una stagione invernale da incorniciare per il turismo abruzzese, con un incremento delle presenze del 40% rispetto al 2023, trainato dalle località di montagna e dai borghi interni. È questo il bilancio tracciato da Giammarco Giovannelli, presidente di Federalberghi Abruzzo e Confcommercio Teramo, che ha descritto un quadro positivo, seppur segnato da difficoltà per la costa e la provincia di Teramo.
Un boom di presenze sulle montagne abruzzesi
Le festività natalizie hanno portato il tutto esaurito nelle strutture ricettive delle località sciistiche, grazie a un ottimo innevamento che ha compensato le carenze della scorsa stagione. Roccaraso, Campo Imperatore e Ovindoli hanno registrato le migliori performance, attirando turisti da tutta Italia e dall’estero.
“Siamo molto soddisfatti del risultato“, ha dichiarato Giovannelli. “Il turismo della neve ha rappresentato un vero e proprio boom, soprattutto in provincia dell’Aquila. Questo ha permesso di recuperare terreno e di rafforzare la vocazione invernale della nostra regione“.
Un Abruzzo a due velocità
Se le montagne festeggiano, la costa e la provincia di Teramo soffrono. Giovannelli sottolinea un calo del 30% delle presenze in queste aree, compresa la montagna teramana, dove la mancanza di infrastrutture e servizi adeguati frena le potenzialità del territorio.
“È necessario lavorare su una programmazione mirata per destagionalizzare il turismo“, aggiunge il presidente di Federalberghi. “Non possiamo limitarci a pochi mesi di alta stagione. Serve una strategia condivisa con Regione, Comuni, associazioni di categoria e operatori del settore, per valorizzare tutto il territorio, dalla montagna alla costa, e offrire un turismo stabile e di qualità“.
Turismo annuale: la sfida per il futuro
Giovannelli pone l’accento su un “mix vincente” che l’Abruzzo può sfruttare per attrarre flussi turistici tutto l’anno: natura, escursionismo, storia, cultura e una ricca tradizione eno-gastronomica reinterpretata da giovani chef e ristoratori.
“I numeri del 2024 confermano un trend di crescita importante per il turismo invernale“, spiega. “Rispetto al 2023, le presenze complessive sono aumentate del 3%, ma c’è ancora molto margine di miglioramento. Dobbiamo rendere strutturale questo successo, rafforzando il sistema turistico regionale e supportando gli operatori locali“.
I numeri della stagione
Nel 2023, l’Abruzzo ha registrato 1,7 milioni di arrivi e 6,8 milioni di presenze, con un incremento del 40% nelle località montane durante l’inverno 2024. Giovannelli conclude con un appello: “Lavoriamo insieme per trasformare il turismo abruzzese in un sistema stabile e competitivo, a beneficio di tutta la regione“.
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