La comunità di recupero ‘Figli di Sion’ all’alberghiero di Roccaraso per il progetto ” Educhiamoci all’empatia “
Esperienze di vita difficili, prove che mai si vorrebbe affrontare e che ognuno può superare grazie solo alla propria determinazione e alla fiducia negli altri. Storie di droga, di alcool, ma soprattutto di grandi sofferenze dalle quali si può comunque uscire per ripartire con un nuovo percorso di vita. Sono stati questi i temi affrontati nell’incontro che si è tenuto ieri nell’Istituto Alberghiero di Roccaraso, tra i gli alunni delle classi quarte e gli ospiti della comunità di recupero: “Figlia di Sion” che ha sede a Castel di Sangro.
Nell’ambito del progetto:” Educhiamoci all’empatia “, gli alunni hanno partecipato al primo dei quattro incontri che da qui al mese di marzo, verranno organizzati dalla scuola, per sensibilizzare i giovani sul delicato tema della dipendenza. Prima esperienza condivisa con l’attenta platea, è stata quella del presidente della comunità, Domenico Desiderio che ha ricordato il suo personale percorso, culminato nell’iniziale dipendenza e concluso con la fase del recupero. “Ho iniziato con piccole trasgressioni – ha raccontato ai ragazzi – per sentirmi uguale agli altri e poi non mi è bastato più. Prima uno spinello, quindi lo spaccio per procurarmi i soldi e la droga. La coca, il carcere, l’eroina, fino a quando non sono stato cacciato di casa”.
Solo l’arrivo in comunità ha permesso a Domenico, insieme ad altri ospiti della struttura, di salvarsi, sostituendo alla violenza, l’amore della fede, alla dipendenza dalla droga, la serenità delle preghiera. Accanto alla sua, gli alunni hanno potuto ascoltare altre drammatiche esperienze di chi è riuscito a superare forse una delle prove più difficili che la vita può presentare. Il monito, l’insegnamento che deve nascere da iniziative come questa, è quello di affrontare i problemi e soprattutto conoscere i rischi, i pericoli e le sofferenze legate alla dipendenza. Un messaggio lanciato anche da Luciana Ettorre – Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Castel di Sangro – che, presente all’incontro, ha commentato:”Il problema delle dipendenze è molto forte ed è molto importante dare la massima attenzione a questi temi, soprattutto nei piccoli centri dove è difficile trovare strutture di accoglienza. Altrettanto fondamentale è che la scuola si apra ad esperienze come questa e mi auguro che questo esempio venga seguito anche da altri istituti.” Il prossimo appuntamento in programma è fissato per il 20 febbraio.
Claudia Sette
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