Pietransieri non dimentica la strage di Limmari, convegno a Roccaraso venerdì 16 novembre
Un convegno con storici e giuristi per riflettere su “Una strage mai dimenticata”, la fiaccolata del Ricordo tra i casolari di Limmari, la mostra temporanea di reperti bellici e un viaggio di pace e fratellanza sul “Treno della memoria” lungo i binari della Transiberiana d’Italia.
Sono diversi gli appuntamenti che il Comune di Roccaraso ha promosso in occasione del 75esimo anniversario della Strage di Limmari a Pietransieri, dove il 21 novembre del 1943 le truppe tedesche consumarono una delle più atroci stragi che la storia ricordi, durante la quale persero la vita 128 vittime innocenti tra cui molte donne e bambini.
Si comincerà il 16 novembre, alle 10.30, nella sala “Spataro” del Comune di Roccaraso con un convegno al quale prenderanno parte numerosi ed importanti giuristi tra cui il presidente della Corte europea dei Diritti dell’uomo, Guido Raimondi, il Primo presidente della Corte di Cassazione, Giovanni Mammone, Giovanni Canzio, Primo presidente emerito della Corte di Cassazione, Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche in Italia (Ucei), il presidente del Tribunale di Sulmona, Giorgio Di Benedetto, il giudice Giovanna Bilò e l’avvocato Lando Sciuba. Le conclusioni saranno affidate a Giovanni Legnini.
“Sarà un momento di analisi e confronto altamente formativo e prestigioso che siamo onorati di poter ospitare e che insieme al presidente Legnini abbiamo promosso e fortemente voluto – ha spiegato il sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato – vogliamo andare oltre la pur importante rievocazione storica perchè Limmari è una strage che ha segnato la storia del nostro paese e noi abbiamo il dovere di non dimenticare e di portare avanti anche un lavoro di studio scientifico e di confronto storico perché l’esercizio della memoria è il miglior modo per consentire ai giovani, attraverso la conoscenza del passato, di capire quanto accade oggi ed evitare così che si ripetano ancora una volta i tragici errori che sconvolsero la vita delle nostre famiglie”.
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