Roccaraso, Di Donato: non c’è nessun rischio di dissesto finanziario
“Non esiste alcun rischio di dissesto finanziario per il Comune di Roccaraso, la cassa non è affatto chiusa, anzi siamo pronti a finanziare da soli investimenti per oltre un milione di euro. Inoltre non ci sono crediti inesigibili iscritti nel bilancio del Comune che ha addirittura certificato l’assenza di parametri strutturalmente deficitari nell’ultimo rendiconto di gestione“.
Il sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato, commenta così le analisi e gli allarmi contenuti in alcuni articoli di stampa diffusi oggi.
“Insomma sarebbe bastata una lettura meno superficiale e più robusta dal punto di vista della contabilità pubblica di una delle informative interne che periodicamente i servizi di questo Comune si scambiano, per evitare di scrivere una montagna di sciocchezze e di gettare un’ombra sulla solidità finanziaria di questo Ente che, in Giunta, ha peraltro già approvato il bilancio di previsione.
Inoltre – aggiunge il sindaco Di Donato – voglio ricordare che il Comune di Roccaraso ha avviato dal 2018 una imponente campagna di recupero dei crediti legati all’evasione dei tributi locali. Un’azione mai vista prima quando in molti facevano finta di non vedere e di non sentire e che, dal primo gennaio, sarà accelerata ulteriormente grazie alle norme volute dall’Anci e contenute nella manovra di bilancio che permetteranno ai sindaci di abbandonare i poteri limitati legati ad un Regio Decreto del 1910.
Voglio poi precisare ancora, per quello che riguarda il sistema “Refolo”, che il Comune non subirà alcun danno economico. Certo, ci sono stati dei ritardi che non si possono imputare né al Comune di Roccaraso, né al Cogesa, ma alla fine per noi non ci sarà nessun danno economico da questo accordo di programma“.
Di Donato ha poi spiegato di “nutrire grande rispetto per chi ha il delicato compito di informare i cittadini. Quello che non è tollerabile è la superficialità con la quale si affrontano certi argomenti senza verificare alla fonte le notizie. Anche perché sarebbe bastata banalmente una telefonata. Spero solo che questa mia nota di chiarimento (con allegata la dichiarazione del responsabile finanziario dell’ente) ottenga lo stessa attenzione degli articoli pubblicati oggi“.
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