Roccaraso, Piano Regolatore: i consiglieri Di Padova e Amicone esclusi dalla discussione annunciano:”Non parteciperemo al consiglio comunale”
I consiglieri comunali Amicone Alessandro e Di Padova Denis comunicano che non parteciperanno alla seduta del consiglio comunale odierna in segno di protesta per un ordine del giorno presentato all’approvazione senza che ci sia stata la benché minima condivisione anche con i consiglieri di minoranza in considerazione dell’importanza e della delicatezza degli argomenti trattati.
In particolare riteniamo che non sia condivisibile la discussione dei punti relativi all’adozione del Piano Regolatore Generale in merito al quale viene meno la nostra possibilità di espressione, visto il poco tempo disponibile per poter analizzare attentamente tutte le varianti proposte.
Sempre perché non ci è stata data l’ opportunità di vagliare attentamente il nuovo Prg, viene meno anche la nostra facoltà di poter verificare le indicazioni in esso contenute sul corretto utilizzo delle porzioni di terreno a cui le varianti si riferiscono.
Rimane pressoché impossibile sintetizzare tutti gli elaborati previsti dalla normativa vigente e manca di conseguenza il tempo materiale per un’attenta verifica dei dettagli e della correttezza del piano in modo particolare nei seguenti punti:
Piano di inquadramento territoriale scala 1:50000
-Stralcio del P.T.C scale 1: 25000
-Descrizione dello stato attuale scala 1: 25000
-Progetto Prg
Piano di viabilità scale 1:5000
Piano di zonizzazione scale 1:5000
Tavola di delimitazione e computo aree scala 1.5000
Tavola dei piani attuativi localizzando le aree oggetto di strumenti attuativi
Edilizia scolastica D.M. del 1975 scale 1:5000
Norme tecniche di attuazione
Relazione tecnica
Stima sommaria dei costi
Verifica degli standard urbanistici
L’approvazione del Piano regolatore Generale non solo non è stata minimamente condivisa con i consiglieri di minoranza che dovevano essere coinvolti dal momento che l’approvazione determina e condiziona il futuro della cittadinanza a lungo termine, ma non è stata neppure coinvolta la popolazione attraverso assemblee pubbliche e incontri in cui venissero fornite indicazioni sulle decisioni in itinere. Essendo mancati tutti questi passaggi importantissimi di condivisione, riteniamo esprimere con forza tutto il nostro dissenso per tale modus operandi limitato “alla stanza dei bottoni” e del tutto scollegato con la realtà ad esso interessata. In conclusione quindi manifestiamo il nostro dissenso proprio non partecipando, come atto di protesta, alle decisioni alle quali non avete voluto rendere partecipi noi e quella parte di cittadini che rappresentiamo.
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