Roccaraso regno dei fiocchi preziosi: l’ultima creazione di Coccopalmeri è un gioiello a sei cuori
È un nuovo fiocco di neve, ma non scende dal cielo, anzi scalda il cuore di tanti appassionati che aspettano con ansia l’ormai tradizionale appuntamento invernale con l’arte orafa di Roccaraso. La collezione di fiocchi di neve, a edizione limitata, firmata Coccopalmeri è ormai un “must” sia per i turisti che affollano la località sciistica dove gli impianti di risalita sono aperti da diversi giorni, sia per la gente del luogo che vede una rappresentazione tangibile dell’amore per la neve. Ed è un evento mediatico non solo perché le testate giornalistiche danno sempre molto spazio al rituale, ma anche per tanti internauti che con cadenza regolare prima del Natale proclamano questa tradizione attraverso migliaia di interazioni social.
In cartomanzia il sei di cuori è una carta di transizione. Evoca spesso il ricordo e le conseguenze degli avvenimenti passati nel quotidiano.
“Il fiocco di neve a edizione limitata – commenta Franco Coccopalmeri – simboleggia l’amore per la montagna e per gli sport invernali. Per questo ogni anno inserisco dei cuori nella forma del gioiello“. Il fiocco 2019/20 sarà in produzione per dodici mesi, fino a dicembre dell’anno prossimo, quando nel laboratorio di Via Roma un nuovo fiocco sostituirà quello attuale.
“La scelta – spiega l’orafo – è dovuta a una ragione di fondo: come ogni stagione sciistica ci dà emozioni uniche, speciali, irripetibili e a cui si legano i ricordi nel corso dell’anno, così voglio che ogni gioiello si associ al ricordo di una sola stagione con le sue suggestioni uniche“.
Coccopalmeri è noto per le sue produzioni legate al territorio, con gioielli che simboleggiano luoghi e attività di Roccaraso, dell’Abruzzo e del Molise, ma al contempo mantiene viva una produzione ad ampio raggio con esposizioni all’estero di opere che si distinguono anche nell’arte contemporanea. Nel corso del 2019 la sua opera “Energia” è stata protagonista di una mostra allestita all’Espace Thorigny di Parigi, mentre il primo esemplare di “Facemoon” è stato esposto all’Arthill Gallery di Londra.
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