Turismo, Di Donato: Alto Sangro deluso da Febbo. Non conosce la realtà dei fatti
Chieda a 13 sindaci, agli albergatori e ai gestori degli impianti di risalita cosa pensano
“Pensavo che un amministratore regionale di lunghissimo corso come Mauro Febbo fosse in grado di lasciare ad altri i proclami e la demagogia da campagna elettorale e che fosse in grado di rispondere nel merito alle questioni sul tavolo. Sarà il caldo o probabilmente sarà informato male, ma è davvero sconcertante, ai limiti del ridicolo, sentire parlare Febbo di “migliaia di assunzioni” quest’estate in Alto Sangro grazie alle sue iniziative“.
Con queste parole il sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato, ha replicato alle nuove accuse dell’assessore regionale al Turismo, Mauro Febbo.
“Tralascio le banalità dette da Febbo sulle regionali e sulle logiche di campanile che certamente non appartengono a me, ma voglio rispondere nel merito sperando che questa volta le mie parole non vengano strumentalizzate – ha commentato Di Donato – Febbo fa finta di non ricordare che quest’estate, per la prima volta in 100 anni, il Consorzio Skipass Alto Sangro ha diffidato legalmente la Regione Abruzzo per le decisioni adottate dopo l’emergenza Covid perché ritenute lesive del più grande comprensorio sciistico dell’appennino.
Febbo fa finta di non ricordare che quest’estate venti albergatori di Roccaraso hanno deciso di chiedere conto al presidente della Regione Marsilio delle gravi dichiarazioni rilasciate sulla qualità della ricettività alberghiera. Febbo fa finta di non ricordare che alcune settimane fa 13 sindaci dell’Alto Sangro (tutti tranne il sindaco di Castel di Sangro) hanno preso una posizione forte a tutela di questo territorio perché la rimodulazione dei fondi del masterplan ha azzerato tutte le risorse per la mobilità sostenibile: un taglio da 10 milioni di euro.
Questa sarebbe la grande attenzione per questo territorio? si interroga il sindaco di Roccaraso. “Le parole di Febbo sono talmente imbarazzanti che si “rivende” anche gli insuccessi. I campionati di scacchi per i quali Febbo dice di essersi battuto su tutti i fronti, non ci sono stati assegnati.
E’ successo mesi fa, ma forse gli sarà sfuggito. Inoltre – aggiunge il sindaco di Roccaraso – la tappa del Giro d’Italia è stata assegnata al Comune di Roccaraso solo e soltanto grazie al contratto che abbiamo sottoscritto con Rcs. Per ora la Regione non ha stanziato un euro, non ha preparato un programma promozionale, non ha convocato i quattro sindaci interessati. Concludo sulla vicenda Napoli perché anche qui sono necessarie delle precisazioni, la mia amministrazione comunale collabora col Napoli Calcio da cinque anni perché ritiene che sia un grande veicolo promozionale.
Marsilio e Febbo si erano impegnati con i sindaci, nel corso di un confronto alla Dmc Alto Sangro Turismo, ad attivare dei pacchetti promozionali, delle offerte alberghiere, a digitalizzare il percorso di accesso dei turisti. A gestire in maniera professionale l’afflusso di migliaia di potenziali visitatori come l’industria del turismo meriterebbe. Invece di tutto questo non c’è stata traccia – conclude Di Donato – Io non ho tessere di partito e, a differenza di altri, metto il mio territorio davanti a tutto. Anche a costo di disturbare il manovratore di turno. Febbo sappia che tutto l’Alto Sangro la pensa come me: 13 sindaci, gli albergatori e i gestori delle stazioni sciistiche glielo hanno già dimostrato con i fatti“.
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