8 marzo, giornata dedicata alla lotta dell’emancipazione femminile
Oggi 8 marzo è la Festa della donna, data ufficializzata definitivamente nel 1975 dalle Nazioni Unite per celebrare i diritti e i progressi che le donne hanno conquistato nella società.
La scelta della data dell’8 marzo si deve a diversi eventi che hanno visto protagoniste le donne, soprattutto in ambito politico. Non è una data casuale.
La “Giornata internazionale della donna” risale alla Conferenza internazionale delle donne lavoratrici tenutosi a Copenaghen nel 1910, dove alcune attiviste americane come Clara Zetkin proposero di festeggiare la donna con una giornata dedicata alla lotta dell’emancipazione femminile. Così una serie di scioperi, proteste per la parità dei diritti e per il suffragio universale portarono moltissime donne a manifestare nelle piazze di tutto il mondo.
Di seguito, in America nel 25 marzo 1911 ci fu un evento drammatico: nella fabbrica Triangle di New York morirono nel rogo 146 operai, di cui 23 uomini e 123 donne. Questo episodio insieme alla rivolta delle donne di San Pietroburgo nell’8 marzo 1917, che innescò il crollo dello zarismo in Russia, fanno parte di quell’insieme di eventi che condussero alla necessità di istituire una data che potesse celebrare la condizione della donna operaia e lavoratrice rivendicando orari di lavoro più brevi, una paga migliore e il diritto di voto. E la data scelta fu proprio l’8 marzo, adottata poi da diversi Stati per effettuare la celebrazione.
Il simbolo di questa festa in Italia è la mimosa. Su iniziativa della parlamentare Teresa Mattei, nel 1946, è stato scelto questo fiore come simbolo di femminilità e forza per la sua capacità di sbocciare in ambienti difficili e per la sua particolare bellezza.
Questa festa non si limita ad un’unica giornata. Ogni donna, ogni lavoratrice porta con sé la consapevolezza del suo ruolo, nel proprio paese, con orgoglio e giorno per giorno. Auguri a tutte le donne.
Mariangela Amadio
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